Rifiuti organici, nel 2010 compost “made in Turin”
Con Pinerolo e Borgaro il nuovo impianto di Druento. La previsione dell'assessore provinciale Angela Massaglia: "Grazie a questo nuovo impianto non dovremo più trasportare altrove la spazzatura di Torino e della provincia" - da La Stampa del 04.06.2009
04 June, 2009
«Entro il 2010 la città di Torino e la provincia saranno autosufficienti per la raccolta e la lavorazione dei rifiuti organici prodotti». Lo ha assicurato ieri l'assessore provinciale all’Ambiente Angela Massaglia, durante le presentazione del nuovo impianto di compostaggio della frazione organica, in strada Cassagna, a Druento. Una struttura in grado di trattare 60 mila tonnellate all'anno di umido e 25 mila tonnellate di scarto di potature.
Insieme ai compost di Pinerolo (50 mila tonnellate) e quello di Borgaro (40 mila tonnellate) gestito da Amiat, si dovrebbe così soddisfare la richiesta del Torinese che produce circa 145 mila tonnellate di rifiuti organici l'anno. La situazione dovrebbe poi migliorare ancora se ripartisse l'impianto di Panelli di Strambino, da sottoporre alla riqualificazione funzionale. «Non esportare organico significa un risparmio notevole, visto che, ancora nel 2009 un terzo dell'immondizia finiva per essere trasportata con i camion in centri del Cuneese o del Padovano», sottolinea Fabrizio Zandonatti, presidente di Cidiu.
L'impianto di Druento sorge su un'area di circa 36 mila metri quadrati (20 mila coperti), mentre la superficie della discarica è di 3 ettari per un volume totale di 241 mila metri cubi che consentiranno di convogliare e lavorare rifiuti organici per 15 anni. Per realizzarlo i Comuni, tramite Cidiu e Punto Ambiente, hanno dato «in pegno» ad una banca circa 32 milioni di euro di azioni ottenute dalla Smat quando ha acquistato l'impianto di depurazione del Cidiu. Così hanno ottenuto dal gruppo banca Italease 19 milioni di euro sui 22 che costerà l'opera.
«Da Druento, dove lavoreranno 14 addetti, uscirà compost di grande qualità proveniente dalla frazione organica della raccolta differenziata effettuata con il sistema porta a porta nel territorio di competenza del Consorzio Cados e in zone limitrofe - illustrano Franco Miglietti e Marco Lo Bue, rispettivamente presidente di Punto Ambiente e direttore generale della Cidiu spa, proprietaria al 98% dell’impianto di strada Cassagna -. In tutto si prevede una produzione di compost di 30 mila tonnellate all'anno che potrà essere venduto e utilizzato come fertilizzante».
I sindaci di Druento, Carlo Vietti, e di Collegno, Silvana Accossato, ci tengono a tranquillizzare i residenti della zona: «Tutto le fasi della lavorazione avverranno in depressione e quindi non ci saranno emissioni in aria di cattivi odori. L'aria esausta verrà completamente deodorizzata con l'impiego di filtri». I lavori in strada Cassagna procedono a ritmo spedito, anche perché la struttura, gli uffici e tutto il sistema di trattamento dell'organico, dovranno essere pronti per il 15 luglio. «Le nevicate straordinarie di quest'inverno hanno bloccato il cantiere - puntualizza ancora Miglietti -. Dopo il collaudo partiremo con 1500 tonnellate per il mese di agosto, a settembre arriveremo alla lavorazione di 3500 tonnellate. Entro la fine dell'anno l'impianto sarà in grado di trattare 5 mila tonnellate al mese, quindi 60 mila ogni dodici mesi».