Per la ztl di notte a Trastevere pronti sei parcheggi con navette
E intanto i rappresentanti dei commercianti si dicono disposti a trattare sul provvedimento. Di Carlo: "Per i residenti faremo posteggi accanto al Tevere"
03 March, 2004
GIOVANNA VITALE non alzano barricate, ma neppure fanno salti di gioia. Sulla chiusura notturna di Trastevere alle auto, anticipata ieri da Repubblica e poi confermata dal sindaco Veltroni, i commercianti sono disposti a trattare. «Aspettiamo di conoscere il progetto nei dettagli prima di esprimere un parere definitivo», dicono i presidenti di Confesercenti e Confcommercio, Antonio Nori e Cesare Pambianchi, al termine della riunione convocata dagli assessori Di Carlo e Valentini per discutere d´altro (il piano complessivo della Mobilità in centro) ma subito trasformata in una sorta di consultazione sulla nuova ztl. Che verrà attivata quattro giorni a settimana, da mercoledì a sabato, dalle otto di sera alle tre del mattino, sostenuta da una serie di misure straordinarie: l´individuazione di sei aree per la sosta intorno a Trastevere (Gianicolo, Circo Massimo, piazzale dei Partigiani, Porta Portese, piazza San Giovanni di Dio e l´ex deposito Atac di viale Trastevere, quando sarà pronto), da cui far partire altrettante linee di bus elettrici alla volta del rione. Il sindaco lo aveva promesso già l´anno scorso, all´indomani della chiusura notturna di San Lorenzo. Ieri l´ha ribadito: «Giovedì (domani, ndr) la bozza di proposta verrà esaminata con il I Municipio e discussa con i residenti e gli operatori commerciali del quartiere; la sperimentazione partirà nelle prossime settimane. Si tratta di un´occasione importante per dare una risposta positiva alle esigenze di vivibilità e qualità di una delle zone più belle di Roma che, soprattutto in certi giorni ed in certe ore, è sottoposta a flussi insostenibili di traffico». Dunque Trastevere dirà addio alle auto dopo il tramonto. «Con il nostro consenso solo se rispetteranno gli impegni annunciati», mette le mani avanti Pambianchi, «se cioè cominceranno davvero a costruire i parcheggi sotto il Lungotevere, se individueranno aree di sosta possibili intorno a Trastevere, se da lì faranno partire un numero sufficiente di bus elettrici, almeno ogni 10 minuti, con percorsi tali da coprire l´intera ztl. Troppi bluff sono stati fatti finora, adesso è tempo di andare a vedere le carte». Sulla stessa lunghezza d´onda Nori: «Se si fanno i parcheggi e le navette, allora siamo d´accordo: purché si cominci a prendere in considerazione anche l´ipotesi di contingentare i posti macchina per i residenti. Non si capisce perché loro debbano avere tre permessi auto per ogni appartamento e sia poi io, commerciante, a pagare il loro parcheggio a cielo aperto. Il centro è di tutti, non solo di chi ci abita». Un´osservazione confermata dalle analisi di Di Carlo: «Costruire parcheggi per i residenti, magari sotto i Lungotevere come vogliamo fare, significa guadagnare spazio per i cosiddetti fluttuanti, quelli cioè che vengono occasionalmente in centro. Ecco perché quelli a rotazione, in fine dei conti, sono meno importanti».