Intecettazioni, il procuratore Roberti: «Ora più difficile indagare sui rifiuti»
Per il procuratore di Salerno Franco Roberti il ddl Alfano sulle intercettazioni «non consentirà di fare molte indagini sui rifiuti». E sull'emergenza in Campania: «Si sono pagati prezzi troppo alti» - da La Nuova Ecologia
16 June, 2009
Il problema dei rifiuti in Campania "è stato risolto nel suo aspetto definito di 'catastrofe', cioè dell'emergenza" ma facendo ciò "si sono pagati prezzi molto alti" mentre il ddl Alfano sulle intercettazioni "non consentirà di fare molte indagini sui rifiuti". È quanto ha affermato Franco Roberti, ora procuratore di Salerno e fino a qualche mese fa capo della Dda di Napoli, intervenendo alla Galleria Feltrinelli alla presentazione del libro "Galli sulla monnezza. Silenzi, grida e bugie sui rifiuti in Campania" (Franco Angeli Editore, 240 pagine, 25 euro) di Rossella Savarese, professore ordinario di Sociologia delle comunicazioni all'università Federico II di Napoli: si tratta della "prima indagine scientifica che si occupa dell'immondizia dopo le inchieste giornalistiche piovute su questa realtà", come ha detto il moderatore Marco De Marco, direttore del Corriere del Mezzogiorno.
I prezzi pagati per l'intervento della "mano regia che a un certo punto ha deciso che il problema dei rifiuti a Napoli fosse irresistibile", ha spiegato Roberti, sono stati "il mancato ridimensionamento dei costi che rimangono alti" e "la creazione di nuove competenze con il potere di indagine al procuratore di Napoli per la prima volta istituito come procuratore regionale" con il rischio di creare un pericoloso "precedente giudiziario".
"C'è poi il problema della camorra - ha aggiunto il procuratore - su cui c'è da dire che c'é qualcosa di più profondo che nemmeno dalle indagini esce fuori", "un rapporto - ha spiegato - di potere stretto tra detentori del controllo del territorio, del potere economico e di quello amministrativo" che, ha continuato Roberti, "non si potrà mai raccontare con le prove ma che emerge dalle inchieste giudiziarie, dai collaboratori di giustizia, dai colloqui delle intercettazioni". Il libro di Savarese, ha osservato Roberti, "é completo, tocca tutti gli aspetti, dall'economico al mediatico, dal politico al criminale e arriva alla conclusione che sui rifiuti ha pesato la poca democraticità dei processi decisionali e la sconfitta della politica". "Manca - ha concluso il procuratore - la parte della riforma della giustizia e della Costituzione che ora si vuole fare e che ridimensionerà il rapporto tra i poteri dello Stato".