Solare, presto centrale termodinamica nel Lazio
La Regione Lazio stipula un protocollo d'intesa con Confindustria ed Enea. Il primo intervento prevede la realizzazione di una centrale termodinamica vicino Latina, sul modello del prototipo di Priolo progettato da Rubbia. Intanto, Zaratti critica una mozione Pdl per bloccare gli investimenti: «Così vogliono favorire il nucleare»
24 June, 2009
Ispirata alla centrale di Priolo, progettata dal nobel Carlo Rubbia, produrrà tra i 25 e i 30 Megawatt di energia pulita generata dal sole. Si tratta della prima centrale solare termodinamica del Lazio, la seconda in Italia dopo il prototipo siciliano, che sarà costruita in un'area di cento ettari della provincia di Latina. Il progetto sarà realizzato nell'ambito di un protocollo d'intesa firmato dai presidenti di Regione Lazio, Enea e Confindustria Lazio (rispettivamente Piero Marrazzo, Luigi Paganetto e Maurizio Stirpe) e dall'assessore regionale all'Ambiente, Filiberto Zaratti. «Grazie a questo protocollo – spiega proprio l'assessore – puntiamo a diventare entro un anno la prima Regione italiana sull'energia solare». Al momento, nel Lazio si ricavano dal sole 35 megawatt all'anno, una cifra destinata a salire dal prossimo dicembre, quando entrerà in funzione, a Montalto di Castro, la più grande centrale fotovoltaica d'Europa. «L'obiettivo – aggiunge Marrazzo – è quello di arrivare a 150 Megawatt nel 2009 e a 600 nel 2010». Con dei risvolti significativi anche dal punto di vista economico. «Entro il 2020 – sostiene il presidente della Regione - il settore della green economy potrà produrre oltre 18mila nuovi posti di lavoro nel Lazio».
Intanto, il Pdl ha presentato una mozione di maggioranza al Senato per limitare gli investimenti nel solare termodinamico. Una scelta fortemente criticata da Zaratti: «Con questa operazione, in realtà, si voglio spostare risorse dal solare termodinamico al nucleare proprio all’indomani della notizia che il Governo canadese ha sospeso una gara per due reattori atomici per eccesso di costo: 4.600 euro per kW installato, per un totale di 15 miliardi di euro. Il tutto per la sola costruzione». Secondo l'assessore regionale, la decisione di investire nel nucleare «non fa bene al paese e alla nostra regione, orienterà la maggioranza delle risorse verso tecnologie prodotte all’estero, relegando le imprese italiane e del Lazio a un ruolo marginale di comprimari, mentre oggi possiamo essere leader, come la Spagna dove è già in funzione una centrale solare termodinamica da 50 MW.»
(Nella foto, la centrale di Priolo)