Inceneritore e polveri sottili Bertolaso querela Sodano
Secondo il sottosegretariato i rilievi sull´impianto di Acerra non sono fondati Repubblica - Napoli del 26/06/09
26 June, 2009
(an. car.)
Bertolaso querela Sodano. Lo scontro sul termovalorizzatore di Acerra e sulla discarica di Chiaiano finisce in Procura, dove l´ex senatore di Rifondazione - un tempo alla guida della commissione Ambiente a Palazzo Madama - ha presentato un esposto qualche settimana fa. Sodano chiedeva il sequestro dell´inceneritore a causa del boom di sforamenti di polveri sottili in città. Ne aveva scritto sul suo sito Internet il 27 maggio: «Già in 9 giorni i valori di Pm 10 nell´aria hanno superato i 50 micron per metro cubo». Il giorno dopo è tornato sull´argomento: «Bertolaso mente sull´inceneritore». E il 29 maggio ha denunciato: «Sono scomparsi i dati Arpac su Acerra».
Ora, la struttura del sottosegretariato passa al contrattacco, denunciando Sodano, nel frattempo candidato alla presidenza della Provincia ed eletto in Consiglio. Nella denuncia contro Sodano, il sottosegretariato di Bertolaso sostiene che i rilievi mossi da Sodano sul corretto funzionamento del termovalorizzatore di Acerra non sarebbero fondati, e che nell´impianto non viene bruciato il "tal quale". Anche i dati sulle emissioni delle polveri sottili vengono contestati a Sodano, così come viene smentito l´inquinamento delle falde per quel che riguarda la discarica di Chiaiano. Tommaso Sodano accoglie la notizia con serenità. «È da tempo», dice, «che chiedo a Bertolaso un confronto diretto, carte alla mano, pubblicamente, anche accettando le modifiche che hanno apportato alle leggi pur di aprire l´inceneritore. Bertolaso va in Procura, ma non mi risponde sullo sforamento. Bene, vuol dire che avremo modo di chiarire in quella sede. I dati sugli sforamenti di Pm 10 nell´aria ad Acerra sono consultabili sul sito dell´Arpac. Siamo prossimi al tetto massimo annuo di 35. Se ci arriviamo, bisogna chiudere l´impianto. Vogliono sostenere che non sia colpa dell´inceneritore? Allora significa che in un´area in cui - a inceneritore spento - si sforano i limiti di polveri sottili così spesso, non possiamo permetterci altri fattori di inquinamento».
Sodano ribadisce le sue preoccupazioni: «Ritengo che ci siano dei rischi per la salute dei cittadini. Ad Acerra hanno aperto cambiando le carte in tavolo, grazie all´autorizzazione a modificare i codici dei rifiuti ammessi all´impianto. Del resto, sono stati loro in passato a dire che il "tal quale" si potrebbe bruciare lì senza problemi».