Legambiente premia sei comuni ricicloni nel Lazio
Oriolo Romano (VT), Roccagorga (LT), Acquapendente (VT), Monterosi (VT), Nepi (VT) ed Itri (LT) hanno superato 45% raccolta differenziata. Menzione speciale per il buon avvio di Ciampino (RM)
14 July, 2009
Ecco i magnifici sei, i Comuni del Lazio che sono riusciti a superare la soglia del 45% di raccolta differenziata, guadagnandosi il titolo di “Comuni Ricicloni” secondo Legambiente: Oriolo Romano (Vt), Roccagorga (Lt), Acquapendente (Vt), Monterosi (Vt) Nepi (Vt) e Itri (Lt). Menzione speciale per Ciampino (Rm), per il buon avvio del servizio di raccolta differenziata, entro l’anno estesa a tutti gli abitanti. Questa la sintesi per la nostra Regione di “Comuni Ricicloni 2009” il rapporto realizzato dall’Ecosportello Rifiuti di Legambiente, che valuta l’indice di buona gestione dei rifiuti , utilizzando l’ultima base dati disponibile del 2007, in un quadro nazionale col Nord al top, il Sud in crescita ed il Centro fermo al palo.
“E’ ancora piccolo il numero dei Comuni ricicloni, ma i risultati sono molto buoni e soprattutto c’è una crescita di quanti passano alla raccolta domiciliare, grazie alla convinzione che si allarga, agli importantissimi investimenti della Regione e al costo ambientale ed economico in forte aumento per le discariche. C’è tanta strada da fare ma il percorso è ormai avviato –ha dichiarato Lorenzo Parlati, presidente di Legambiente Lazio-. L’obiettivo del 50% di raccolta differenziata entro il 2011 fissato dalla Regione è una bella sfida, l’investimento di 106 milioni di Euro in tre anni è molto significativo, ora bisogna accelerare, facendo avanzare nella direzione giusta le scelte delle Province, coinvolgendo i consorzi nel processo e tenendo sotto controllo l’intero sistema. Serve coraggio, è ormai più che certo che la soluzione da perseguire è quella della raccolta domiciliare, bisogna definitivamente togliere i cassonetti dalle strade, a Roma come negli altri capoluoghi o nei Comuni più piccoli. Una scelta importante per le tasche dei cittadini, che continuano a pagare inutilmente centinaia di milioni di Euro all’anno per vedere seppelliti i propri rifiuti, ma anche per contrastare i cambiamenti climatici, visto che il riciclaggio riduce i consumi di petrolio e quindi le emissioni di anidride carbonica in atmosfera.”
Solo Itri (Lt) compare nella classifica dei Comuni Ricicloni sopra i 10mila abitanti per l’area centrale, piazzato al 6° posto, con un indice di buona gestione pari a 46,74 ed una percentuale del 49,1% di raccolta differenziata. Sono cinque, invece, i Comuni laziali nella classifica dei Comuni Ricicloni sotto i 10mila abitanti per l’area centrale: Oriolo Romano (Vt) si piazza al 3° posto, con un indice di buona gestione pari a 65,33 ed una percentuale del 62,6% di raccolta differenziata; a seguire Roccagorga (Lt), al 5°, con un indice di 64,79 e una raccolta differenziata che si attesta al 63,9%; al 7° posto
Acquapendente (Vt) con un indice di 60,05 ed una raccolta differenziata del 61,6%; segue all’8° posto Monterosi (Vt), con un indice di 58,40 ed una percentuale di raccolta differenziata del 63,9%; 11° posto per Nepi (Vt), con un indice di 54,24 ed una raccolta differenziata del 54,8%, segnalato anche per la raccolta degli imballaggi in plastica per l’area del centro Italia.
Menzione speciale per Ciampino (Rm), dove dal novembre 2007 è stata avviata la raccolta differenziata porta a porta, giungendo a fine 2008 al 75,5% di rifiuti separati e al 77% nell’aprile 2009, e quindi recentemente estesa con l’obiettivo di coprire l’intero territorio comunale entro la fine dell’anno. Altro premio speciale per il già citato Itri (Lt), premiato dal Consorzio Remedia come il migliore Comune nell’area dell’Italia centrale, per la raccolta di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE), in particolare per i raggruppamenti R3 (Tv e monitor) e R4 (elettronica varia), con 5,57 kg per abitante, per un totale di 56,2 tonnellate raccolte.
Il Lazio, con una produzione pro-capite di rifiuti che nel 2007 ha toccato i 604 Kg all’anno, una percentuale di differenziata del 12,1% (arrivata al 20% nel 2008, secondo recenti dati della Regione), di incenerimento del 5,5% e di smaltimento in discarica dell’83% (dati Ispra 2007), viene in generale considerata una regione critica in questo settore. Nessuno dei capoluoghi entra, infatti, nella speciale classifica dei Comuni ricicloni, non superando il 45% di raccolta differenziata: secondo i dati 2007, a Latina la raccolta differenziata arriva al 29,4%, mentre a Roma al 19,49% (21,4% nel primo trimestre 2009, secondo recenti dati AMA); a Viterbo al 16,99%, a Frosinone al 12,15%, a Rieti addirittura si ferma al 9,89%.
“E’ tempo che la Capitale ed i capoluoghi del Lazio si impegnino con più determinazione per la buona gestione dei rifiuti, i rifiuti crescono senza politiche di riduzione della produzione mentre la differenziata in troppi casi è a livelli sperimentali -ha dichiarato Cristiana Avenali, direttrice di Legambiente Lazio-. A Roma bisogna cogliere la discussione sul nuovo contratto di servizio tra Comune ed Ama per darsi obiettivi precisi, per arrivare almeno al 45% di raccolta differenziata entro il 2011 le nostre stime prevedono la necessità di far passare almeno 1,2 milioni di romani al sistema porta a porta, che nei quartieri dove è in funzione sta dando ottimi risultati. Certo anche gli altri capoluoghi del Lazio devono fare la loro parte, è inammissibile avere risultati così bassi come quelli di Rieti che sta addirittura sotto al 10% o di Frosinone che lo supera appena. E’ tempo di muoversi, le discariche sono sempre più piene e l’unica soluzione moderna per gestire i nostri rifiuti è quella di riciclarli, bisogna fare leva sui Comuni virtuosi per estendere le buone pratiche. Per questo nei prossimi mesi speriamo di coinvolgere la Regione in una edizione regionale del premio dei Comuni ricicloni.”