Luci spente anche in via Roma
CONFERMATA LA SERRATA DEI CAFFE’ CONTRO IL DIVIETO ANTI-STRUSCIO: «LO STOP ALLE 23 NON SERVE». Non si ferma la protesta dei commercianti
05 March, 2004
Emanuela Minucci Caffè storici di piazza San Carlo contro Palazzo Civico. Il braccio di ferro continua. E la serrata di protesta - nonostante il Comune si sia dichiarato favorevole a ridimensionare l’orario del divieto di transito automobilistico in via Roma - prevista per domenica sera - ci sarà. Anzi, sarà persino accompagnata da un «effetto buio» aggiuntivo: quello delle insegne di via Roma che verranno spente in segno di solidarietà dai colleghi commercianti. Quanti aderiranno? «Ancora non si sa - dicono gli stessi operatori - ma una cosa è certa: per l’amministrazione sarà un termometro di gradimento alla voce nuova viabilità in centro». Breve riassunto delle puntate precedenti. Lunedì pomeriggio i titolari dei caffè storici del salotto cittadino (Neuv Caval’d Brons, Mokita, Caffè Torino e San Carlo) annunciano ai giornali di voler promuovere una serrata di protesta per domenica sera. Motivo? «L’assurdo divieto al transito in via Roma, per le auto, che nei giorni di venerdì, sabato e domenica parte dalle 20 e di fatto azzera i nostri incassi». Il giorno dopo, la giunta di Palazzo civico prende subito in esame il problema e dichiara ai cronisti, attraverso lo stesso sindaco, che il Comune è disposto a rivedere l’orario del divieto, «magari facendolo partire dalle 23». Dopo una giornata di silenzio, dal momento che la fatidica serata di protesta risultava sempre più vicina, ieri l’assessore al Commercio Elda Tessore ha contattato di persona i titolari dei caffè. «Ho chiesto loro di rinunciare alla serrata dal momento che il Comune si era detto disponibile a posticipare la chiusura di via Roma alle 23 - ha spiegato - ma mi è stato risposto che questo sconto è poca cosa e che un incontro, su queste basi, non avrebbe avuto senso di esistere. Quindi hanno concluso la conversazione ribadendo che la serrata si farà». E ha quindi aggiunto: «Ho chiesto loro di mettere queste dichiarazione per iscritto, ma va da sè che toni come questo non fanno che rendere vano ogni tentativo di dialogo». Amara conclusione in cui si riconosce anche il sindaco Chiamparino che ha commentato: «Se non ci sono margini di dialogo vorrà dire che valuteremo autonomamente il da farsi». I commercianti, attraverso il vicepresidente dell’associazione via Roma Maurizio Baiotti ribadiscono che «uno sconto fino alle 23 non aiuta nessuno. O si elimina il provvedimento del tutto oppure si fa partire il divieto almeno dall’una di notte dal momento che i caffè storici della piazza chiudono alle due». Le prove tecniche di dialogo, dunque, non sono andate a buon fine. Chi volesse gustare un caffè, domenica sera, all’ombra del Caval’d Brons, resterà a bocca asciutta. Intanto, la polemica fra commercianti del centro e Comune in materia di traffico continuano. Se solo due giorni fa il presidente della circoscrizione 1 Luca Piovano (Forza Italia) ha scritto al sindaco Chiamparino per chiedergli un incontro sulla nuova Ztl «perché finora gli assessori competenti non hanno tenuto in considerazione le nostre richieste», proprio ieri, sulla porta dei negozi del centro è apparsa una locandina (realizzata dalle associazioni di via) in cui si spiegano in modo chiaro e sintetico gli orari e le modalità d’uso della Ztl. Ovvero: «Dal lunedì al venerdì il divieto termina alle 10,30, il sabato libero accesso per tutta la giornata. Commento: la Ztl non ti allontana dal centro che è arte, cultura, storia, spettacolo, commercio e turismo». Iniziativa che l’assessore alla Viabilità Sestero ha definito «lodevole, anche se nessuno può rimproverarci di non aver fatto informazione». Anche gli ecologisti, implacabili osservatori di ogni querelle ambientata in centro, non se ne stanno con le mani in mano. E dopo aver accusato i bar di piazza San Carlo «di confondersi con una specie di autogrill» ieri hanno chiesto: «Perché il Comune non lascia piazza San Carlo pedonale fino alle 24 come è accaduto fra il 2000 e il 2001, consentendo invece di parcheggiare in via Roma?».