Smog, Regione in retromarcia «A dicembre niente blocchi»
Regole più morbide a pochi giorni dall' applicazione del piano anti-traffico. Gli ambientalisti: una resa ai commercianti
20 October, 2003
Foschini Paolo Brusca frenata della Regione sulle domeniche a piedi. Slitta di una settimana quella programmata per novembre, scompare dalla lista delle certezze e diviene solo «eventuale» quella già fissata per dicembre: ferma restando - sottolinea la giunta del Pirellone - la «possibilità di revocare» non solo questi, ma anche gli altri due blocchi domenicali di gennaio e febbraio in caso di «condizioni meteo particolarmente favorevoli alla dispersione degli inquinanti». La morale è che i commercianti, dopo le proteste dei giorni scorsi, adesso invece ringraziano. Mentre ad accusare sono i Verdi: «È evidente che in Regione - dice il consigliere Carlo Monguzzi - comandano sempre di più le lobby. Le banche per le autostrade, i cacciatori per l' ambiente e i commercianti per il traffico: loro ordinano, la Regione esegue». Le ultime modifiche alla delibera antismog che la Regione aveva varato sin dal luglio scorso sono arrivate ieri sotto forma delle sue «modalità attuative». In sintesi la delibera prevedeva cinque ore al giorno di divieto feriale, fatto salvo il periodo natalizio, per la circolazione di auto e moto non catalizzate, nonché quattro domeniche di blocco totale del traffico: una al mese con altrettante date già fissate comprese quelli - in particolare - del 24 novembre e 14 dicembre. «Prevenzione», fu la parola d' ordine ripetuta dal presidente Roberto Formigoni. «Chiederemo il risarcimento danni», aveva replicato la Confesercenti. Morale: ieri l' assessore regionale all' Ambiente, Franco Nicoli Cristiani, ha annunciato tre cose. La prima è che, almeno fino al 30 novembre, i non catalizzati con almeno tre persone a bordo saranno esclusi dai divieti: un incentivo al «car pooling». La seconda è che la domenica a piedi di novembre sarà rinviata al 30. La terza è che «la data dell' eventuale blocco domenicale di dicembre verrà stabilita in base alle rilevazioni sulla qualità dell' aria». Ipotesi teoriche? Certo non il 21, «troppo sotto Natale». E certo non il 7, Sant' Ambrogio, ad appena una settimana dal blocco precedente. Restava appunto il 14, ma ora non si sa più. Addirittura indignata la reazione di Legambiente: «È questa - chiede il leader regionale Andrea Poggio - la prevenzione? Dire ""adesso vediamo""?». E continua: «All' inizio di dicembre Milano ospita la conferenza mondiale sul clima, un blocco del traffico in quei giorni sarebbe stato un segnale importante, invece è bastato che il commercio alzasse la voce e la Regione ha chinato la testa. Ma noi a questo punto rilanciamo e lo proponiamo ai singoli Comuni del territorio: niente auto il 7 dicembre, con o senza la Regione». «Sarebbe stato auspicabile - aggiunge il consigliere ds Marco Cipriano - che oltre alle limitazioni del traffico privato la Regione avesse annunciato misure per il potenziamento del trasporto pubblico: spiace invece rilevare che gli unici provvedimenti annunciati siano quelli relativi all' aumento delle tariffe». Paolo Foschini 1 VEICOLI INQUINANTI Divieto feriale per i non catalizzati Vietata la circolazione di auto e moto non catalizzate dal lunedì al venerdì ( esclusi i festivi infrasettimanali) dalle 8 alle 10 e dalle 16 alle 19, dal primo novembre al 20 dicembre e dal 7 gennaio al 29 febbraio 2 L' ESPERIMENTO Via libera al car- pooling se in auto si è in 3 o più Con l' obiettivo di incentivare il "" car- pooling "" , cioè l' uso di uno stesso mezzo da parte di più persone, il divieto per i non catalizzati ( fino al 30 novembre in via sperimentale) non si applicherà ai mezzi con almeno tre persone a bordo 3 I GIORNI SENZA AUTO Domeniche a piedi, solo tre quelle sicure Domeniche senza auto né moto di nessun genere, dalle 8 alle 20, nelle giornate del 30 novembre, 18 gennaio e 8 febbraio. Un blocco "" eventuale "" in dicembre, inizialmente fissato per il 14, verrà invece deciso solo in caso di smog 4 LE ZONE A RISCHIO Regole per 135 Comuni e 4 milioni di persone I provvedimenti decisi dalla Regione riguarderanno le "" zone critiche "" di Milano, Como e del Sempione ( area attualmente unificata), Bergamo e Brescia.Complessivamente 135 Comuni, per un totale di 4 milioni di persone