L’ira dei commercianti: non era nei patti
«Ci sentiamo presi in giro»
17 March, 2004
Maurizio Baiotti, titolare di una boutique a pochi metri dal Caval ’d Brons, si definisce interdetto. «E’ vero, il sindaco durante il forum a La Stampa dedicato al traffico del centro ha parlato della pedonalizzazione di piazza San Carlo, ma di sicuro non ha fatto cenno alla chiusura del traffico sotto al Caval ‘d Brons già durante il cantiere. Sì, capisco che lo stop alle auto possa rappresentare un test per il futuro, e permetta di risparmiare cinque mesi sui lavori, ma ci coglie quanto meno impreparati». Uno stupore condiviso anche dal presidente della prima circoscrizione Luca Piovano (Forza Italia), che mentre sabato se n’era uscito sorridente dall’incontro ieri ha rilasciato la seguente dichiarazione: «L’improvvisa virata della giunta su piazza San Carlo è incomprensibile: non si chiude a sorpresa il traffico di una piazza con due anni di anticipo senza prima fare una discussione». Stupore condiviso dal presidente di via Roma Alfredo Lapenna che si chiede, polemicamente, «a che servono i tavoli postumi?». Di questo tenore anche i commenti di Ferdinando Ventriglia (capogruppo di An) e consiglieri di Forza Italia come Dario Troiano. Il tutto, mentre la maggioranza di Palazzo Civico fa quadrato attorno a Chiamparino: «Stiamo soltanto anticipando quanto previsto dal Piano urbano del traffico, in modo tale da guadagnare cinque preziosi mesi sul cantiere di piazza San Carlo - dice il capogruppo ds Beppe Borgogno - e poi, con tutto il rispetto per i forum e per gli affari dei commercianti, bisogna che vediamo il futuro della viabilità con una prospettiva di respiro più vasto. Io sono convinto che, alla fine, saranno proprio i negozianti di questa piazza a complimentarsi con il Comune per la scelta di togliere le auto». Il responsabile della Margherita Marco Borgione, invece, insiste sul carattere sperimentale della chiusura arrivando a ipotizzare il ripristino - a lavori per il parcheggio conclusi - di un asse di attraversamento della piazza. Ipotesi subito respinta dall’assessore Sestero: «Mi pare che non sia contenuta nel Put, e comunque la giunta guarda alla pedonalizzazione come risultato finale di tutti questi sforzi». Dopo aver saputo della delusione dei commercianti, l’assessore ha reagito in modo fermo: «Le decisioni politiche si prendono in giunta. Stiamo cercando i responsabili dell’Ascom e di Confesercenti per capire quando dare inizio al tavolo, partendo proprio da questa proposta che mi pare essere stata illustrata con chiarezza già nel forum di sabato dedicato al traffico». La proposta approvata dalla giunta di ieri accontenta i Verdi di Palazzo civico: «E’ una buona soluzione che ci darà modo di valutare sino in fondo gli effetti della chiusura di piazza San Carlo sulla viabilità circostante» dice Giovanni Nigro, ma che lascia interdetti gli ambientalisti di Italia Nostra e Legambiente, che si dichiarano ancora scettici sulla pedonalizzazione: «Diciamo “no” a questo teatrino di politiche improvvisate e alle scelte di piccolo cabotaggio. Dietro le quinte c’è un grosso problema di fondo: la mancanza di un piano serio della mobilità per il centro storico. Si è fatta invece la scelta di costruire prima di qualsiasi studio e approfondimento un parcheggio sotto piazza San Carlo, corredato di relativo specchietto per le allodole composto dalla \"pedonalizzazione totale\"».