La promessa dell´assessore provinciale Ferro
21 October, 2003
l´aria non migliora siamo pronti anche a ricorrere alle targhe alterne: in ballo c´è la salute dei cittadini Non è vero che si puniscono le fasce deboli: ci sono concreti aiuti per chi decide di cambiare auto GINO LI VELI Assessore Elena Ferro, domani parte il piano anti inquinamento valido fino al 31 marzo in 19 Comuni, a partire da Torino. Quali obiettivi si pone e quali sono le novità rispetto al passato? «Questo è un piano che, come assessorato provinciale alle risorse atmosferiche, abbiamo preparato, con i Comuni, l´Arpa, le associazioni di categoria, già ad aprile, proprio per consentire ai cittadini di non arrivare impreparati all´appuntamento. E quindi per tempo abbiamo detto che il mercoledì e il giovedì ci sarà il blocco delle auto non catalizzate, nei prossimi inverni. La limitazione della circolazione non è l´unica misura per cercare di ridurre il rischio di superamento dei valori di alcuni inquinanti come il pm10, il monossido di carbonio, il biossido di azoto, i cui valori sono sempre preoccupanti e quindi dannosi per la salute dei cittadini». E´ previsto il ricorso anche alle targhe alterne? «Il blocco dei veicoli non ecologici è solo una delle misure previste. In caso di emergenza non si escludono altri interventi, come il ricorso alle targhe alterne. Questo è un piano, che per la prima volta, cerca di proporre ai cittadini, un quadro di iniziative per l´inverno. Si sa, in anticipo, che ogni mercoledì e giovedì, fino al 31 marzo in un´area che comprende 19 Comuni dovranno restare ferme le auto e i mezzi commerciali non catalizzati. E anche in caso di targhe alterne, l´intendimento è di farvi ricorso sempre il mercoledì e il giovedì. Il Comune di Torino ha deciso una misura in più: da gennaio tutti i mezzi inquinanti, oltre che il mercoledì e il giovedì, non potranno circolare, nella Ztl allargata, anche il lunedì, il martedì e il venerdì». Sulle misure antismog, è sempre battaglia: alcuni vi accusano di approvare misure troppe timide, altri si lamentano perché la penalizzazione colpirebbe le fasce sociali più deboli, quelle che hanno vecchie macchine non ecologiche. Cosa replica? «Misure troppe timide? Vorrei sapere cosa si propone di alternativo, in relazione anche ai comportamenti delle altre città e delle altre province. Abbiamo un piano che prevede blocchi due volte alla settimana per sei mesi, con l´annuncio che nei prossimi due inverni verranno ripetuti. Le auto non catalizzate, sostengono i tecnici, sono quelle che inquinano di più. Gli alti livelli di pm10 e di monossido di carbonio sono provocati, nel 65 per cento dei casi, dal traffico non catalizzato. L´anno scorso, con le targhe alterne avviate a gennaio, c´è stato una riduzione costante della circolazione del 17-20 per cento». Ma i proprietari di vecchie auto non catalizzate si sentono penalizzati. Cosa risponde? «Non è vero che si puniscono le fasce più deboli. Il Comune e la Provincia da tempo hanno lanciato iniziative che prevedono incentivi per l´alimentazione a metano, con costi assai contenuti. A volte con appena 5-600 euro. E agevolazioni sono previste anche per la sostituzione dei veicoli commerciali. Ma non ci fermiamo qui». In che senso? «Nel piano c´è un invito anche alle aziende pubbliche a dare il buon esempio, per sostituire il vecchio parco mezzi. E ci siamo rivolti anche alla grandi aziende private. Inoltre chiediamo ai Comuni di dare il via a programmi di pedonalizzazione di certi pezzi di città. Le assicuro, le stiamo tentando tutte per abbassare i livelli dell´inquinamento».