'Temiamo un boom di malattie respiratorie'
Zanasi del centro cura della tosse: servono misure drastiche
17 March, 2004
L´INTERVISTA «Le affezioni respiratorie e la sintomatologia di quelle che eufemisticamente chiamiamo irritazioni da smog sono in costante crescita negli anni» allarga le braccia Alessandro Zanasi medico della pneumologia del policlinico Sant´Orsola e responsabile del «Sismer», il centro specializzato nella cura la tosse. Il colpevole è sempre il traffico? Cosa si può fare per abbassare l´incidenza di queste malattie? «Vengo da un recente incontro con i responsabili dell´Arpa e tutti ci siamo trovati d´accordo che occorrono provvedimenti molto drastici in fatto di limitazioni al traffico altrimenti non si otterrà nulla di significativo. Parlo di provvedimenti istituzionali. Se un giorno di targhe alterne non incide nell´abbassamento dello smog, si deve passare a due giorni di stop. E se ancora non bastano si chiuda per quattro giorni. La gente deve rendersi conto che in ballo c´è la salute dei cittadini. Ai commercianti che si oppongono dico che li capisco perché le loro attività subiranno forse qualche contraccolpo, ma cosa faranno se poi si ammalano? Devono sapere anche loro che ci rimettono la salute e che cosa c´è di più prezioso della salute?» Lei è molto radicale? «Guardi, non c´è una ricetta differente, purtroppo. La gente deve imparare che in città ci si deve spostare a piedi o con mezzi ecologici, diversamente ci ammaliamo lentamente tutti a cominciare dai più deboli, quelli già predisposti alle malattie respiratorie, gli anziani e i bambini. Al posto delle multe bisognerebbe dare fogli che spieghino cosa succederà ai nostri polmoni se continueremo a vivere in questo modo affumicandoci. Magari andrà a finire che anziché venire in centro ognuno solo sulla sua auto, si andrà in quattro con una macchina sola». Con l´arrivo della bella stagione e del caldo arriveranno anche altri guai per i nostri polmoni oppure passerà il periodo critico caratterizzato dall´autunno-inverno? «Purtroppo ci sono nuove insidie perché con il caldo arriveranno il polline e, un po´ più avanti, verso aprile e maggio, l´ozono. Il polline ha un effetto irritante che si aggiunge all´effetto delle polveri. Una sinergia, insomma. E in questi casi è possibile che asme rimaste in sonno per molto tempo, si destino e facciano sentire gli effetti su persone normalmente senza nessun sintomo. Quello a cui siamo sottoposti tutti i giorni è una sorta di aerosol nocivo che ci fa lentamente ammalare. Si calcola che nel 2020 la broncopneumopatia cronico-ostruttiva sarà la terza causa di morte a livello mondiale. I fumatori diminuiscono, ma cresce lo smog e siccome chi fuma è una parte mentre il respiro è di tutti, il conto degli ammalati cresce». Pare di capire che anche la primavera non allevierà l´afflizione dello smog? «Ogni stagione ha le sue insidie. Le polveri ci sono quasi sempre e col caldo crescerà l´ozono. Lei pensi che quando noi vogliamo causare danni alla mucosa bronchiale di un ratto da esperimento, lo sottoponiamo a un ambiente saturo di ozono. Tragga un po´ lei le conseguenze». (v.v.)