Mondiali come test
Polemiche sulla qualità degli albergatori. Ambiente: sperimentate nuove soluzioni per l'energia e le stoviglie
18 March, 2004
I due volti delle finali di Coppa del Mondo di sci. Se a Sestriere la qualità dell’accoglienza da parte di albergatori e ristoratori organizzata dalla Jumbo Grandi Eventi, è stata giudicata pessima dal presidente Fis, Gian Franco Kasper, a Bardonecchia il servizio svolto dal Toroc ha ricevuto soltanto parole di elogio. (Nella maggior parte dei locali di Sestriere, i ristoratori non hanno accettato carte di credito e gli albergatori hanno chiesto venti euro di cauzione per il telecomando della tv). In risposta alle dichiarazioni al vetriolo di Kasper, martedì la macchina organizzativa delle Olimpiadi del 2006 si è riunita per tracciare un primo bilancio sulle finali di Coppa del Mondo. Risultato? Anche se tutti sono d’accordo nel dire che molti problemi rilevati durante questa settimana di gare non si ripresenteranno più nel 2006, sicuramente in questi ultimi 693 giorni bisognerà accelerare i lavori per migliorare i risultati finora ottenuti. La Regione ha chiesto al Toroc di realizzare un’azione di coordinamento sulla qualità ricettiva e accoglienza sul territorio. Energia e ristorazione nel rispetto dell'ambiente A salvaguardia delle aree protagoniste dei XX Giochi Olimpici, il Toroc insieme alla Regione sta studiando come migliorare l’efficienza delle risorse energetiche. “Durante le finali di Coppa del Mondo di sci - spiega Roberto Saini, direttore Ambiente del Toroc - a Bardonecchia abbiamo utilizzato alcuni generatori di corrente, ma stiamo vagliando altre alternative. Esempio: integrarli alla rete di distribuzione di corrente elettrica per evitare il maggior spreco di energia”. Entrambi i sistemi, da soli, sono insufficienti a garantire tutta la corrente elettrica necessaria per lo svolgimento delle Olimpiadi del 2006. "Per quanto riguarda la ristorazione, i test fatti sulle stoviglie da utilizzare tra due anni - conclude Saini - hanno dato esito positivo. Sia le posate biodegradabili che le stoviglie normali da riutilizzare dopo i consueti cicli di lavaggio garantiscono il minor impatto ambientale. E’ dunque probabile che useremo i due sistemi in modo da trarne i maggiori vantaggi”.