Primo giorno di primavera. E sulla sicurezza dei treni
22 March, 2004
Buona primavera a tutti. Roma è anche oggi, e non solo ieri, la capitale:dopo la manifestazione per la pace, la domenica antismog. Che si ferma però a debita distanza dal dio- calcio. Vorrei ragionare un attimo su questo episodio, che forse è piuttosto emblematico. Prima di tutto ricordiamo i termini della questione: Roma ferma oggi il traffico in tutta la città per sette ore non perché abbia avuto smog peggiore di altre città, ma perché una particolare concatenazione tra la delibera regionale e le nuove regole comunali provoca l’effetto di una maggiore attenzione. Lo smog è alto nonostante che per tutta la settimana vengano fermate le auto non catalizzate in tutta la città, il che dovrebbe insegnare qualcosa a chi si ostina a prevedere il fermo delle auto non catalizzate ( e basta) come unica misura contro lo smog. (Ma in questo campo ogni Regione sembra ignorare quello che fanno le altre..) Lo smog è alto anche perché i micidiali motorini (non catalizzati) vengono considerati un male minore e per ora possono ancora circolare. Ma dicevo del dio- calcio. Il blocco totale delle auto di oggi a Roma termina un’ora prima, cioè alle 17, perché in questo modo i tifosi possono raggiungere in auto lo stadio per il derby. La cosa viene dichiarata apertamente. Del resto, poche settimane fa, uno dei mercoledì pomeriggio di targhe alterne era stato accorciato – su richiesta della Prefettura – perché c’era la partita. E lo chiamano sport?? Dunque: già sopportiamo normalmente un pesante compromesso tra economia e salute, per cui solo la domenica blocchiamo il traffico per non avvelenarci , in quanto nei giorni feriali il blocco del traffico costerebbe troppo. Ma tra le attività essenziali che non si possono bloccare neanche per ragioni di salute pubblica e neanche la domenica c’è… quella di andare in auto a vedere la partita?? Perché gli energici tifosi non possono prendere autobus o camminare? Che sia per motivi di ordine pubblico che per loro si toglie il blocco del traffico? Separati in auto sono meno pericolosi? In ogni caso è una vicenda che sembra inventata per essere discussa nelle ore di educazione civica. * * * * Dopo la strage di Madrid si parla molto di misure antiterrorismo sui treni e nelle stazioni della metropolitana. Se davvero la questione della mobilità sostenibile si scontra e si incrocia adesso con il terrorismo, dovremmo ridiscutere tante cose. (I pendolari madrileni che per alcuni giorni dopo la strage riprendono l’auto invece che il treno.) Ma non credo che Al Qaeda abbia come obiettivo quello di colpire in particolare il trasporto pubblico. (Per rilanciare quello privato?) Se anche così fosse, non ci sarebbe molto da fare.Sono stato sempre in treno nei due giorni successivi alla strage, ho visto più polizia nelle stazioni ma esattamente come prima avrei potuto essere un kamikaze impossibile da fermare. Come hanno concluso gli esperti inglesi, i sistemi delle ferrovie e delle metropolitane sono aperti e veloci, i passeggeri non sono controllabili come quelli degli aerei. I passaggi sono più di un miliardo all’anno in un paese come l’Italia. Più polizia, più telecamere possono ridurre di poco le probabilità, servono più che altro a rassicurare un po’la gente. Razionalmente non resta che da rassegnarsi alla possibilità che una strage come quella di Atocha possa ripetersi. Avendo però presente che il rischio vale per qualunque luogo affollato, non per le stazioni o i treni in particolare. E che statisticamente continuiamo ad avere molte ma molte più probabilità di subire un incidente in automobile che di saltare per una bomba terrorista in stazione o altrove. * * * * Ma il primo giorno di primavera abbiamo qualcosa di meglio a cui pensare. Cresce la pressione per apprezzare e godere la primavera anche in città. A Milano la difesa degli alberi in città è diventata in questi giorni un tema di grandissima attenzione nelle cronache cittadine. Non vogliamo dover fare kilometri e silometri per vedere alberi fioriti. E nelle città emiliane oggi ci sono gli “sciami di biciclette” promossi dalla Regione, in una giornata in cui pedalate collettive per la bici in città si svolgono anche a Milano Torino e altri centri.