L’ultimo duello su piazza San Carlo
Tensioni in maggioranza, 1500 firme contro gli scavi
22 March, 2004
20 Marzo 2004 VOCI (RIENTRATE) DI DIMISSIONI DELL’ASSESSORE ALLA VIABILITÀ. CRITICO IL PDCI. IL SINDACO: CON I COMMERCIANTI DIALOGO PROFICUO Emanuela Minucci Giuseppe Sangiorgio Il tavolo fra Comune e commercianti sul futuro di piazza San Carlo e dintorni è finalmente partito. Ma prima di arrivare al «sereno», il settore Viabilità di Palazzo civico ha vissuto una vigilia di tempesta: giovedì, l’assessore Maria Grazia Sestero se n’è andata sbattendo la porta dalla commissione che si occupa di Traffico. Motivo? Era stanca di essere attaccata da un consigliere della sua stessa maggioranza, Gianguido Passoni dei Comunisti italiani. Tanto per cambiare si stava parlando di piazza San Carlo, un argomento che ha incendiato parecchi animi, in questi ultimi giorni. Passoni aveva rimproverato alla Sestero «di non essere stata garante dell’accordo sul Piano urbano del traffico». Perché, secondo lui, la sistemazione del salotto cittadino non può essere considerata un fatto a sè, ma dev’essere inserita nel riassetto dell’intera area. «E le fughe in avanti del sindaco vanno discusse in Sala Rossa». Addebiti respinti da Chiamparino: «Di parole sul centro e su piazza San Carlo, se ne sono già fatte troppe. Adesso, vediamo quali saranno i risultati del tavolo con i commercianti, senza nuovi dibattiti in aula». E, ieri, all’uscita dall’incontro dell’Ascom con il presidente Giuseppe De Maria, il segretario della Confesercenti, Antonio Carta, il sindaco, l’assessore al Commercio, Elda Tessore, e alla Viabilità, Maria Grazia Sestero, i volti erano sorridenti. «Perché si era recuperato il dialogo». Nelle stesse ore, a Palazzo civico, rimbalzavano voci di dimissioni proprio dell’assessore Sestero. Interpellata, al termine di una giornata tutta dedicata a piazza San Carlo, la mattina con la circoscrizione 1 e le Associazioni di via, e il pomeriggio con i commercianti, ha risposto: «Dimissioni? Ma se non sono mai stata così tranquilla. È vero, sono stanca, ma lungi da me l’idea di gettare la spugna. Giovedì ho abbandonato la commissione, perché non mi pareva che il tono fosse quello giusto per lavorare». Ma ecco i risultati raggiunti al tavolo Ascom, «finalmente partito, - dice il sindaco - e nel migliore dei modi, adesso ci dovremo impegnare per trovare soluzioni su cui convergere». Anche per il presidente De Maria è stata una giornata proficua: «Non ha senso riprodurre lo scontro che si consuma in Sala Rossa fra maggioranza e opposizione. Non vogliamo fare la guerra al centrosinistra, ma soltanto discutere insieme le novità ed esprimere la nostra opinione». E in proposito di opinioni, a Palazzo Nuovo la raccolta di firme contro il parcheggio sotto il Caval’d Brons ha raggiunto le 1500 firme che serviranno alla petizione popolare. Il centrodestra però insiste. Si associa a Passoni, chiedendo un Consiglio comunale che ridiscuta l’organizzazione del traffico in centro. E se il Pdci invita il sindaco di «non lasciarsi andare a fughe in avanti», Ferdinando Ventriglia, capogruppo di An, e Paolo Chiavarino, vice capogruppo di Forza Italia, si dicono «preoccupati» per «lo spettacolo offerto dal centrosinistra». Definito «una compagnia di giro che, con le sue rappresentazioni disinforma i torinesi». Per questo, dice Ventriglia, «ha ragione Passoni: Chiamparino e Sestero sulla strategia della viabilità in centro, devono chiarirsi le idee e chiarirle alla Città in Consiglio». Nessun problema, invece, per il resto della maggioranza: Borgogno (Ds), Borgione (Margherita) e Nigro (Verdi) ribattono al Pdci e ai partiti della minoranza: «Al massimo se ne può ridiscutere in commissione».