Pedalare sotto la pioggia una sfida senza problemi - del 13.04.2004
L´indispensabile mantella con le sovrascarpe e un berretto con la visiera. Ma a volte basta un ombrello purché si tenga il manubrio con mano ferma
13 April, 2004
Aprile, maggio, giugno: la primavera, stagione tanto cara ai ciclisti ma anche quella delle piogge. L´inverno, paradossalmente, per la relativa mancanza di precipitazioni, è il momento migliore per andare in bicicletta. In questi mesi invece a Torino l´acqua dal cielo è un imprevedibile compagno dei propri percorsi. La pioggia è effettivamente l´unico motivo che può far desistere dall´usare la bicicletta per andare al lavoro. Eppure con il tempo si arriva ad apprezzare anche questa condizione meteorologica e si affinano i propri sensi: essendo sempre a contatto diretto dell´aria, il ciclista abituale è in grado di «annusare» l´arrivo della pioggia. Però non è detto che piova ininterrottamente tutto il giorno: siccome il tempo passato in bici è generalmente poco, spesso non più di mezz´ora, può succedere che al mattino non piova durante il tragitto in bicicletta verso il lavoro, poi il cielo si scarichi durante il giorno e di nuovo non piova al ritorno. Può accadere anche il contrario, ovviamente. E allora, se ci si dovesse trovare ad affrontare l´acqua è necessario attrezzarsi. Gli accessori utili per questa evenienza sono i seguenti: innanzitutto la mantella antipioggia (o un eventuale capo in gore-tex), che deve essere robusta e impermeabile, ma traspirante; non basta il k-way che è ottimo contro il vento ma nulla può contro la pioggia, infatti dopo 10 minuti l´acqua passa lo stesso. La mantella dovrebbe possibilmente avere due mezzelune trasparenti sul cappuccio ai lati degli occhi, per permettere di vedere di fianco senza girare molto il viso, e dovrebbe avere due maniglie interne per tenerla ben stretta ed evitare che il vento la sollevi. Un cappellino con la visiera, da indossare sotto il cappuccio della mantella, per non ricevere la pioggia negli occhi, è utile soprattutto per chi ha gli occhiali e serve per girare la testa assieme al cappuccio. È sempre utile comunque il vecchio ombrello, che richiede però equilibrio sicuro perché costringe a guidare la bici con una mano sola (metodo molto utilizzato in città «ciclabili» come Ferrara); e poi sovrapantaloni impermeabili e sovrascarpe antipioggia. Per evitare guai, bisogna però saper leggere bene le previsioni meteorologiche: quelle della televisione ci possono aiutare, ma per esempio sui siti internet www.nimbus.it e www.meteo.it si possono avere informazioni molto più precise. C´è una soluzione, molto frequente all´estero, per risolvere molti problemi: perché non chiedere alla propria ditta di attrezzare uno spazio per cambiarsi, una volta giunti al lavoro? Da utilizzare magari anche con il gran caldo, per sostituire la maglietta sudata dopo aver pedalato a lungo sotto il sole. E se proprio non si volesse rischiare di bagnarsi, con un carnet di biglietti per i mezzi pubblici da tenere sempre in tasca si può sempre decidere di non usare la bici in caso di pioggia, ma neanche l´auto!