Belle, moderne, accessoriate Ecco le due ruote da città - del 27.04.2004
27 April, 2004
Ci sono essenzialmente quattro tipi di bicicletta: da città, mountain bike, da turismo e da corsa. Ognuna di queste ha un suo preciso scopo: la bici da città o citybike ovviamente è fatta per essere usata tutti i giorni, deve essere robusta e comoda e resistere alle infinite sollecitazioni e vibrazioni date dalla pavimentazione spesso sconnessa del manto stradale, deve avere il portapacchi, una posizione del manubrio più comoda, il cambio è utile ma non indispensabile. La mountain bike, robustissima e con i copertoni artigliati, è nata per essere usata nei percorsi fuoristrada, il cambio di buona qualità è indispensabile. La bici da turismo deve avere accessori per il lungo percorso, il portapacchi posteriore ed eventualmente anche anteriore, due portaborraccia, telaio robusto che possa sopportare fino a 20 chilogrammi di bagaglio, oltre al peso del passeggero, deve essere molto scorrevole e il cambio deve avere rapporti rilassanti. La bici da corsa in fine sarà molto leggera, tutto è studiato perché il peso sia ridotto al minimo e per poter far sì che le prestazioni siano elevate. ma comunque sempre su asfalto. Naturalmente si può usare una di queste bici per uno scopo diverso da quello per cui è nata, anche perché è oneroso possedere più di una bici, ma il rischio principale è di fare più fatica, oltre che quello di danneggiare la bicicletta; qualche volta si posssono mettere in atto alcuni accorgimenti: per esempio usando in città una mountain bike bisogna montare i copertoni cosidetti slick, cioè lisci, perché l´attrito sul terreno e quindi la fatica che si compie sia minore; usare fuori strada su sterrato una bici non adatta può comportare perlomeno la possibilità di una foratura (pur senza cimentarsi in fuoristrada particolarmente impegnativi, per i quali ci vuole anche una competenza specifica). Parlando nello specifico della bici da città si può dire che il costo è accessibile a tutti (sempre tenendo conto che un prezzo troppo basso significa anche qualità altrettanto bassa) e che ormai la bicicletta non è più un simbolo di povertà, come accadeva fino a pochi anni fa. Si vedono sempre più spesso signore e signori molto ben vestiti in sella a biciclette esteticamente gradevoli, ben tenute, dai bei colori, ben accessoriate e sicuramente anche molto costose. E anche la gonna non è un impedimento, basta abituarsi. Arrivare in bicicletta ad un appuntamento importante non è squalificante, anzi, si fa bella figura perché si dimostra di essere attenti alle esigenze dell´ambiente, così importante per la qualità della nostra vita. L´immagine che ci viene normalmente data del ciclista è di estrema fatica, sudore, salite interminabili, perché la mente corre al Giro d´Italia e alle corse; la bicicletta usata ogni giorno invece è serenità, rispetto per il prossimo, familiarità. La bicicletta è sempre stata simbolo di gioventù ed efficienza fisica, perché permette spostamenti brevi in assoluta libertà, perché dà maggiore autonomia, soprattutto a categorie come giovani e anziani che in questo modo non devono dipendere dagli altri per i propri spostamenti. E uno spostamento giornaliero di mezz´ora permette di fare attività fisica aerobica senza nessuno sforzo particolare.