Treni in ritardo. Sulla carta...
Aggiornamenti su treni (e stazioni) senza differenziata. "Non ci hanno mai chiesto di differenziare e neanche a Termini funziona" dice Scarpino, sindacalista dei pulitori. Continua Mucchi selvaggi, in collaborazione con Comieco
03 May, 2004
di Sergio Capelli Proviamo per un attimo a immaginarci viaggiatori. Biglietto in tasca (obliterato!), valigia in mano e giornali sotto braccio (magari anche uno di quei quotidiani gratuiti che vengono distribuiti a migliaia all’interno o nelle immediate vicinanze delle stazioni italiane), pronti per un buon percorso in treno. Con un rapido salto temporale giungiamo all’arrivo. Scesi dal treno vogliamo gettare il giornale (si, il giornale, perché uno lo abbiamo dimenticato sul treno, ma ci torneremo dopo). Ed ecco che sorge il primo problema: dove lo buttiamo? Nelle stazioni italiane c’è la raccolta differenziata della carta? La risposta, che ci arriva direttamente da Grandi Stazioni S.p.a (società di servizi del Gruppo Ferrovie dello Stato, incaricata di riqualificare e gestire il network delle 13 principali stazioni ferroviarie italiane) è un secco no. Al momento non esiste la raccolta differenziata per la carta nelle stazioni, fatta eccezione per Roma Termini, dove all’interno della struttura esistono cestini per la raccolta differenziata (come documentato dalle nostre foto). Ma, ci segnala Grandi Stazioni, è in fase di partenza un progetto di restyling per tutte le stazioni, che prevede anche “misure ambientali”, come successo a Roma: un servizio di raccolta differenziata innanzitutto (e di conseguenza cassonetti che permettano la separazione dei rifiuti), ma anche provvedimenti volti al risparmio energetico (su tutti l’utilizzo di lampade a basso consumo). Un progetto che, ci assicurano, prenderà il via entro la fine del 2004. In tutte le altre stazioni italiane (gestite da RFI), ancora non esiste un progetto generale e centralizzato che preveda un servizio di raccolta differenziata. "Ci sono però - ci dicono dall'ufficio relazioni esterne del Gruppo Ferrovie dello Stato - una moltitudine di contatti con i singoli comuni, ed è nostro interesse precipuo avviare progetti per la raccolta differenziata". Torniamo ora al giornale dimenticato sul treno, la parte più grossa del problema. Partendo dal presupposto che i giornali sarebbe bene non abbandonarli in treno, ma gettarli negli appositi contenitori (come abbiamo visto, ahinoi, fuori dalle stazioni), dove verrà gettato, una volta raccolto? L'esperienza diventa poi la verifica(confermata da alcuni addetti alla pulizia delle carrozze intervistati alla stazione di Torino Porta Nuova) che non esiste una raccolta differenziata per la carta. Insomma tutto ciò che viene raccolto sui treni viene poi gettato in un unico sacco e a conferimento indifferenziato (quindi in discarica). Le Relazioni Esterne del Gruppo Ferrovie dello Stato, però sottolineano come siano in circolazione 21 nuovi treni intercity sulle cui vetture sono disposti contenitori differenziati. “Ed entro il 2006 il numero dei treni con la raccolta differenziata salirà a 1500”. Attualmente però la pulizia dei treni (in molte stazioni affidata alla Mazzoni con sede centrale Piacenza )viene fatta buttando tutto negli stessi sacchi. Ora proviamo a fare una stima di massima: ogni anno i treni italiani trasportano 500 milioni di passeggeri (dati Associazione Utenti Trasporto Pubblico). Stimiamo (forse in maniera eccessivamente “buonistica”) che un passeggero su 20 abbandoni il suo giornale in carrozza. In questo caso (a meno che il passeggero in questione non sia su uno dei 21 treni “differenziati”…) ogni anno stanno andando in discarica 25 milioni di giornali… Ai cittadini bisognerebbe fare sapere che attualmente lasciare il giornale in treno è come buttarlo a terra..Ma sarebbe così difficile organizzare la raccolta differenziata di ciò che viene lasciato sui treni ?