Non facciamo noi i blocchi del traffico ma stiamo per fare i piani. E "la giornata del lupo"
Intervista a Forte Clò, assessore Ambiente Provincia di Bologna, vicepresidente Unione Province Italiane
03 May, 2004
Forte Clò è vicepresidente della Unione delle Province Italiane, ed è assessore all’ambiente uscente della Provincia di Bologna. L’opinione pubblica avverte l’importanza delle province?? Perlomeno possiamo dire che se ne sta accorgendo. Un sondaggio che abbiamo commissionato a Mannheimer come Unione delle Province ce lo sta confermando. E anche sulla questione tanto discussa delle aree metropolitane mi pare evidente che nella maggior parte dei casi sono le Province l’organo di governo più adeguato. Io in particolare sottolineo che la Provincia è l’istituzione in cui pian piano (magari troppo piano) si sta più affermando la trasversalità della questione ambientale. Cominciano per esempio dalle Province le prime esperienze di contabilità ambientale. Come mai se le Province sono così importanti per l’ambiente e viceversa, non si è ancora vista un’ordinanza di limitazione antismog del traffico firmata da un Presidente di Provincia?? Le Province possono al massimo fare ordinanze sulle strade provinciali. Le ordinanze le fanno i sindaci, oppure in alcuni casi le regioni. Ma il punto non è questo delle ordinanze. E’ il ruolo politico della Provincia che sta diventando decisivo anche per lo smog, perché è un problema di area vasta che va al di là del singolo comune. Le competenze delle Province in questo campo dipendono da ciò che gli ha delegato la Regione. In Emilia adesso si è deciso che entro la fine dell’anno le Province debbano fare i piani antismog che diventeranno cogenti. Le Province sono importanti anche per l’ambiente urbano? Il concetto di ambiente urbano va adeguato alla realtà della città diffusa e dell’inquinamento che non conosce confini. Ci sono comuni di 5mila abitanti vicino a Bologna che hanno le stesse percentuali di micropolveri nell’aria del capoluogo. La Provincia governa questo intreccio moderno tra città e campagna. Ed è decisiva per le reti ecologiche e la difesa della biodiversità. Prima di cessare il mio incarico di vicepresidente dell’Unione delle Province voglio organizzare una giornata chiamata “wolf-day” la giornata del lupo. Un animale selvatico come simbolo estremo della biodiversità da difendere. Non ho in mente una manifestazione ma una giornata di riflessione per funzionari impiegati e amministratori.