Il car-sharing funziona
13 May, 2004
Sette città, altre quattro in arrivo entro il 2004 e ulteriori quattro in fase di progettazione. In tutto una rete di 15 comuni dove l\'auto diventa self-service e una tessera permette di macinare chilometri per lo stretto indispensabile, usando il parco macchine della propria città. E\' il car-sharing, ovvero l\'auto condivisa o partecipata, secondo una traduzione che in italiano dice poco ma che in termini di mangia-traffico e taglia-smog sembra tra le ricette che in cinque anni potrebbe portare a significativi riscontri. In 19 mesi di attività, se, come dicono le stime, per ogni auto car-sharing si risparmiano 10 vetture private, sono state 1.200 le auto tolte dalla strada delle sette città in piena attività car-sharing e 2.600 quelle che verranno risparmiate, da qui a cinque anni, nelle sole tre delle quattro città che attiveranno il servizio entro l\'anno. In prima linea per l\'operazione self-service dell\'auto, il ministero dell\'Ambiente e della Tutela del Territorio che ha sostenuto il progetto con una prima tranche di nove milioni e 300 mila euro e attende nuove risorse da quei 150 milioni di euro in tre anni del pacchetto antismog previsto nella legge delega all\'esame del Senato. A fare il punto di questi primi due anni di attività è stato il ministero dell\'Ambiente che, insieme a ICS (Iniziativa car sharing, il circuito istituito per diffondere il servizio), ha organizzato il primo forum del car-sharing. \"Credo nel progetto - ha detto il ministro Altero Matteoli - non solo in termini di riduzione del traffico e di miglioramento della qualità dell\' aria ma soprattutto per poter affermare una nuova filosofia, quella di utilizzare l\'auto senza possederla\". Obiettivo che in Italia rappresenta più di una scommessa visto che nel Belpaese circolano 32 milioni e mezzo di autovetture, 66 auto ogni 100 abitanti a Milano, 64 a Torino, 62 a Bologna, Firenze e Roma. A oggi sono 120 le auto car-sharing in piena attività in 7 città: Venezia, Bologna, Torino, Modena e provincia di Rimini, Milano e Bolzano (queste ultime due fuori dalla rete nazionale ICS) e 260 quelle previste a Genova, Palermo e Firenze da qui al 2008. Anche Roma rientra nell\'operazione. La capitale parte con una formula sperimentale rispettando tutti i criteri imposti dall\'Ics. In tutto finora è attivo un circuito da più di 1.600 utenti per oltre 95.000 chilometri percorsi in media ogni mese e 1.500 corse mensili. Nei prossimi 4-5 anni, seguendo tassi di crescita non eccessivi - riferisce ICS - si potrebbe arrivare a cifre di utenza significative, dell\'ordine dei 140mila iscritti. Secondo una ricerca Cirm, resa nota dall\'ICS, a scegliere l\'auto self-service sarebbero in prevalenza uomini tra i 25 e i 44 anni con un profilo professionale elevato. Ma le caratteristiche del servizio sono cucite anche sulle esigenze di un bacino più vasto. Oltre a pubbliche amministrazione e grandi aziende, le esperienze in aree come Rimini, hanno dimostrato che la formula si adatta a turismo, fiere e congressi. I veicoli, di varia tipologia, sono disponibili 24 ore su 24 in aree di parcheggio riservate e distribuite capillarmente sul territorio. L\'autovettura viene prenotata via telefono (presto anche tramite internet) e l\'accesso alla flotta avviene attraverso sistemi telematici di controllo (smart card). E\' prevista una quota fissa associativa e di una quota variabile, proporzionale ai chilometri percorsi e al tempo di utilizzo. L\'Italia entra così nel circuito europeo del car-sharing, creazione tutta svizzera. E\' nato nell\'87 per iniziativa di alcuni cittadini elvetici, disponeva di due veicoli e serviva 30 utenti. Oggi è una rete presente in 300 città e gestisce una flotta di 1.700 veicoli per 44.000 utenti. In Germania operano oltre 60 organizzazioni; 300 i veicoli solo a Berlino e Amburgo. In Olanda 30 le organizzazioni che raggruppano 25.000 utenti e circa 800 veicoli; in Austria 223 le auto distribuite in 113 località con 10.000 utenti. In Usa il sistema muove i primi passi a San Francisco con 1.000 utenti e 35 vetture in meno di un anno mentre il più importante gestore di car-sharing americano gestisce programmi per oltre 14.000 utenti con 250 veicoli in 5 Stati e più di 20 citta0 e contee, Washington compresa.