"Sul parcheggio faremo un verifica"
Il sindaco usa toni duri nel vertice dedicato al contestato impianto di piazza San Carlo
14 May, 2004
Non usa parole come «ultimatum» ma è qualcosa di simile il senso del discorso fatto ieri sera ai capigruppo dell´Ulivo dal sindaco Sergio Chiamparino sulla questione del rinvio della costruzione del parcheggio sotterraneo di piazza San Carlo, proposta da una delibera popolare sottoscritta da 2.450 cittadini. Sarà discussa in Sala Rossa probabilmente il 24 maggio. «Vedremo come andrà il voto - avvisa il sindaco- Il suo esito potrà essere oggetto di una verifica politica, da cui trarre le opportune conclusioni». E così una questione tecnico-amministrativa come la realizzazione di un parking, seppure nel cuore della città, si carica di valenze simboliche, in piena campagna elettorale, dividendo la maggioranza che governa Palazzo Civico. Il capogruppo dei Verdi, Giovanni Nigro, ieri ha detto al sindaco che la delibera popolare lui la vota. «Non fa parte del programma di questa maggioranza» afferma. E ad appoggiare la scelta del rinvio sembrano intenzionati anche i due consiglieri dei Comunisti italiani: «Non da oggi siamo perplessi su quest´opera- spiega il capogruppo Gian Guido Passoni- ma è sbagliato dare un valore politico così forte a questo progetto, che non è strategico. Le verifiche politiche vanno fatte sul declino industriale, sulla crisi in città di tante aziende, non solo quella automobilistica». E anche all´interno dei Ds e della Margherita ci sono complessivamente almeno cinque consiglieri (3 nella Quercia e 2 tra i rutelliani) che il parcheggio lo vogliono stoppare, nonostante i rispettivi capigruppo, Beppe Borgogno e Marco Borgione, ieri abbiano concordato totalmente, come gli esponenti Udeur, con le indicazioni del sindaco: «Le verifiche tecniche assicurano che l´intervento sarà completato alla fine del 2005. E c´è in preparazione uno studio che riorganizzerà la viabilità in centro, tenendo conto dei lavori di piazza San Carlo, di piazza Vittorio e della Ztl allargata». Per la maggioranza ci sono 10 giorni di tempo per cercare di compattarsi: un´ipotesi, però, attualmente, alquanto improbabile. I sostenitori del progetto non potranno contare neppure su qualche appoggio dell´opposizione: Rifondazione è per il no all´opera. E non vogliono fornire «stampelle» neppure Forza Italia e Alleanza nazionale, che pur sostengono la necessità dell´opera. «Ma non in quella forma - sostiene Agostino Ghiglia, An- Vanno costruiti due piani». (g.l.v.)