L’ultimatum del sindaco sul parcheggio San Carlo
La struttura interrata al centro di un lungo vertice di maggioranza Chiamparino: verifica se qualcuno sosterrà la delibera popolare. Ma restano i dubbi anche tra i rappresentanti del correntone ds
14 May, 2004
Emanuela Minucci Le ruspe attorno al Caval’d Brons fanno traballare la maggioranza Chiamparino? Risposta del sindaco ai capigruppo: «Indietro non si torna. Dalle votazioni che esprimerà la maggioranza su questo parcheggio (a favore o contro la delibera di iniziativa popolare che propone il congelamento dei lavori, ndr) ne trarremo delle conseguenze in termini di verifica politica». Si è iniziato così, ieri sera, con un monito del primo cittadino il vertice sulla discussa autorimessa interrata di piazza San Carlo cui hanno partecipato i responsabili dei gruppi e l’assessore Sestero. Una riunione che è servita al primo cittadino per mettere in chiaro il futuro di un progetto che fino a cinque minuti prima dell’inizio della riunione, cominciata alle 19 e finita alle 21, non poteva apparire più confuso: «Insieme con l’assessore abbiamo chiarito la questione tempi - ha premesso il sindaco - in ogni caso la sistemazione superficiale della piazza sarà completata entro il 2005. Inoltre il progetto viabilità cui stiamo lavorando è molto più ampio e riguarda anche il parcheggio di piazza Vittorio e la Ztl allargata». Rassicurazioni (e moniti) rivolti a tutta la maggioranza, ma sopratutto ai Comunisti Italiani di Gianguido Passoni il quale poco prima aveva dichiarato: «Al di là di ogni considerazione di merito, si tratta di un cantiere che rischia di mandare al collasso la viabilità del centro già messa a dura prova da altri interventi. Mal contati, ci saranno 2500 viaggi di automezzi pesanti che nei prossimi mesi percorrerano il centro a causa di questi lavori. Non è troppo? E che dire, poi, della scadenza olimpica?». Durante il vertice invece, Passoni ha replicato al sindaco: «Io non credo che si possa dare valore di verifica politica ad un parcheggio ci sono problemi più importanti, come quello del declino produttivo e industriale della città». Altrettanto scettico si era dimostrato, nel pomeriggio, il capogruppo dei Verdi Giovanni Nigro: «Appoggerò quella delibera di iniziativa popolare perchè il parcheggio interrato di piazza San Carlo non fa parte del programma del sindaco». Il capogruppo dei ds Beppe Borgogno ha invece ribadito al sindaco e ai colleghi il suo consenso nei confronti di «un’opera strategica per la città». Un convincimento della bontà dell’opera che batte le perplessità, nonostante alcuni consiglieri della Quercia, come Cerutti, Cugusi e Buronzo (tutti del «correntone») risultino ben poco convinti di dare il via libera al cantiere. Nonostante anche la Margherita abbia i suoi scettici, (i consiglieri Ferragatta e Montalcini) il capogruppo Marco Borgione annunciava - già nel pomeriggio - di essere contrario alla sospensione del cantiere. E i dubbi manifestati dagli ambientalisti? «Ritengo utile - ha risposto Borgione - prestare attenzione ad alcuni risvolti dell’opera come quello della tempistica. Bisogna fare di tutto per arrivare alle scadenze più importanti per la Città, come i Giochi, con un “salotto” degno di questo nome». In realtà, come facevano notare qualche giorno fa alcuni cittadini in una lettera aperta al sindaco (firmata, fra gli altri nomi illustri, anche dal vicepresidente della Provincia Giuseppe Gamba), il parcheggio di piazza San Carlo crea dubbi al di là degli schieramenti politici e ideologici. E così, trasversalmente, potrà essere votato dalla destra (più volte il Polo ha reclamato, semmai, un piano sotterraneo in più) e continuare a lacerare la sinistra, nonostante gli aut-aut del sindaco, sino almeno a lunedì 24 maggio. «Per forza sta dividendo gli animi - commentava ieri Marilde Provera capogruppo di Rifondazione - si tratta di un formidabile attrattore di traffico, ecco perchè non andrebbe costruito: da un lato questa giunta dice di voler limitare il traffico in centro, dall’altro finanzia parcheggi nel cuore storico della città». Intanto, come si diceva, dell’ennesima querelle che spacca la sinistra, i primi a fregarsi le mani sono i consiglieri di opposizione. Come Ferdinando Ventriglia (An) che, dopo aver anticipato al sindaco che «non gli farà da stampella, in Sala Rossa, con il suo voto», ieri commentava: «Che senso ha rivoltare piazza San Carlo come una calza per costruire un parcheggio antiestetico che non fa guadagnare un solo posto auto?». Anche Forza Italia è perplessa sia sui tempi di realizzazione del parcheggio, sia sul progetto in sè. Spiegava ieri, il capogruppo vicario Paolo Chiavarino: «Un’opera del genere non ha alcun senso se non può disporre almeno di due piani interrati. E al di là di questo anche la questione dei tempi non va trascurata». Dubbi, perplessità, incertezze: dall’Ulivo al Polo. Ma ci sono ancora quindici giorni di tempo per arrivare, almeno per la maggioranza Chiamparino, più compatti al voto, per ridisegnare la viabilità del centro.