Ulivo, la campagna elettorale si gioca su piazza San Carlo
Lo scontro urbanistico, in realtà, nasconde un regolamento di conti attorno a Chiamparino e dentro i Ds
17 May, 2004
GINO LI VELI Uno scontro politico in piena campagna elettorale, che rischia di creare seri problemi all´interno della maggioranza guidata da Sergio Chiamparino, che non a caso, questa volta, non nasconde la preoccupazione. E´ questa ormai la dimensione della vicenda della costruzione del parcheggio sotterraneo di piazza San Carlo, su cui pende la richiesta di rinvio dell´opera a dopo le Olimpiadi, sotto forma di delibera popolare con 2,400 firme raccolte nei mesi scorsi e finite all´ordine del giorno dei lavori della Sala Rossa proprio in questo periodo. La delibera sarà discussa il 24 maggio. E mentre il sindaco chiede un no convinto, ci sono almeno otto consiglieri di maggioranza che, con varie motivazioni, hanno in animo di votare il provvedimento: i due Comunisti italiani (Gian Guido Passoni e Domenico Gallo), il verde Giovanni Nigro (in lizza per le Europee), tre diessini (Monica Cerutti, Vincenzo Cugusi, Maria Pia Buronzo) e due della Margherita (Bruno Ferragatta e Piera Levi Montalcini). Defezioni che se confermate (qualcuno potrebbe astenersi) certamente creerebbero più di un problema alla tenuta dell´alleanza. E quindi la sfida che è cominciata, per gran parte della maggioranza, è quella di disinnescare gli effetti dell´appuntamento del 24 maggio. L´assessore alla Viabilità Maria Grazia Sestero, che pure milita nel correntone Ds come Monica Cerutti, non ci pensa neppure a mandare all´aria tutto il costoso lavoro preparatorio fatto in questi mesi. «La realtà - sostiene Chiamparino- è che è stata data a quella delibera popolare una forte connotazione politica. Di provvedimenti di quel tipo ne sono stati presentati molte, si veda quella sui lavori di piazza d´Armi. A quello di piazza San Carlo è stata data una diversa valenza. L´oggetto della discussione è assolutamente secondario. E´ evidente che a seconda di come andrà il voto, si dovranno trarre conclusioni politiche». Il sindaco quando parla delle politicizzazione della vicenda si riferisce a quegli esponenti della sinistra, molti dei quali con responsabilità amministrative in passato (Giorgio Balmas, Diego Novelli ma anche Marziano Guglielminetti) uniti nel no al progetto. Uno schieramento, che comprende anche Chiara Acciarini, Gianni Vattimo, Gian Giacomo Migone cui ultimamente si sono uniti il vicepresidente uscente della Provincia Giuseppe Gamba e il diessino Giorgio Ardito. Ecco quindi che il parcheggio di piazza San Carlo si trasforma, con le dovute eccezioni, in un confronto tra la «sinistra riformista» di Chiamparino e la «sinistra radicale» in cui si possono riconoscere gli uomini delle giunte novelliane degli anni Settanta e Ottanta, il correntone Ds, alcuni Verdi, Comunisti italiani e Rifondazione, tutti convinti che quel progetto sia un errore e che non si debba fare, anche se formalmente si chiede un rinvio, che coinvolge anche la pedonalizzazione della piazza. Lo schieramento in Sala Rossa, cui spetta l´ultima parola, è meno netto. Gian Guido Passoni, dei Comunisti italiani, nega che la questione sia politica. Ferragatta dice che «si è arrivati a questo punto perché i consiglieri non sono stati coinvolti». «Storie - taglia corto Chiamparino- Il progetto è stato sviscerato in tutti i suoi aspetti tecnici. Ma in realtà altri sono gli obiettivi». Nel vertice di giovedì sera ha fatto vedere il cartellino giallo dell´ammonizione ai contestatori. Fra nove giorni qualcuno potrebbe subire quello rosso.