Parte il cantiere di piazza Vittorio
Ruspe in azione dal 15 luglio per costruire il parcheggio interrato. Proteste ambientaliste per lo slittamento sine die della Ztl
02 July, 2004
Emanuela Minucci Il sindaco-residente Chiamparino lo aveva promesso non appena eletto, e adesso quella promessa si trasforma in cantiere. Anche per piazza Vittorio Veneto, come per piazza San Carlo, è arrivato il momento di ospitare transenne e ruspe. Il 15 luglio cominceranno i lavori per realizzare un parcheggio interrato (costo 13 milioni di euro) che avrà il merito di eliminare le auto in superficie. L'intervento durerà 18 mesi, per finire entro le Olimpiadi del 2006. Ad annunciarlo, ieri mattina a Palazzo Civico, l'assessore alla Viabilità Maria Grazia Sestero insieme con il direttore di Divisione Biagio Burdizzo, entrambi reduci dalla firma sulla convenzione con «Codelfa» e «Parcheggi Italia», le imprese che si sono aggiudicate la progettazione, la costruzione e la gestione (per 75 anni) di quei 620 posti auto - accessibili 24 ore su 24 - situati al confine con la Ztl. «L'obiettivo che ci ha guidato nella scelta del progetto - ha spiegato Sestero - non è stato certo il risparmio, bensì la qualità». L'impianto si articolerà su tre piani, con quattro rampe di accesso per le auto e altrettante scalinate per i pedoni. Una scelta, ha commentato l'architetto Mario Virano, adottata per «limitare il numero degli elementi architettonici presenti in superficie». Sempre per questo motivo i due grandi ingressi situati al primo piano interrato, - dove troveranno posto biglietterie e sportelli informativi - saranno realizzati con lo stesso materiale utilizzato per il rivestimento della piazza e con l'aggiunta di alcune sculture luminose firmate da Edoardo Mosso. «La luce - ha proseguito Virano - sarà il filo conduttore che accompagnerà i clienti del parking per facilitarne l'orientamento». E le fontane luminose di Daniel Buren? Quelle, per ora, verranno soltanto «predisposte»: «Ritengo che siano belle e utili, perché oltretutto impediscono il parcheggio selvaggio - dice Sestero - ma per il momento non abbiamo ancora deciso nulla». Una cosa, invece, è certa: durante i lavori - come hanno assicurato assessore e tecnici, verrà dedicata grande attenzione alla gestione del cantiere, in modo tale da ridurre al minimo i disagi per automobilisti e pedoni, che potranno continuare a transitare sulla piazza. Un'attenzione analoga a quella che verrà osservata per piazza San Carlo, il cui cantiere, a differenza di quello di piazza Vittorio, comporterà la chiusura al traffico delle auto. A compensare la perdita dei parcheggi all'ombra del Caval'd Brons arriveranno, lunedì 5 luglio, i 600 nuovi posti auto di piazzale Valdo Fusi (per il giardino si dovrà attendere l'autunno). Per tre opere che vanno in porto - cantiere o consegna si tratti - ci sono altri progetti che per ora restano al palo. E' il caso della Ztl allargata che tanto spazio sui giornali aveva ottenuto l' inverno scorso scatenando la preoccupazione dei pendolari, ma anche il plauso di ecologisti e residenti. Il sindaco ha dichiarato giorni fa che il provvedimento slitterà di parecchi mesi e comunque, avrà una partenza «soft», vale a dire verrà sperimentato a partire da microzone. Immediate le reazioni degli ambientalisti: «Ci sembrava che l'allargamento della Ztl - hanno scritto ieri dal Comitato Largo Respiro - sia pure con il ridicolo orario di sole tre ore, fosse un orientamento del Consiglio. Poco prima delle elezioni provinciali una lettera dell'Ascom e dell'Unione Industriale aveva chiesto di far slittare di qualche anno l'allargamento. Puntualmente si verifica quello che chiedono i più miopi rappresentanti dei commercianti. Ma chi fa la politica del traffico a Torino?». Stiamo pure pensando - aggiunge Alba Di Carlo - di raccogliere firme (per trasformarle poi in delibera d'iniziativa popolare) con un obiettivo: «fare in modo che il sindaco rispetti il programma».