No all'inceneritore al Gerbido
Il documento della Coldiretti. E i 19 sindaci dei comuni consorziati vogliono il termovalorizzatore alla Servizi Industriali
16 July, 2004
Comunicato Stampa I sindaci aderenti al Consorzio Covar 14 ribadiscono con forza la posizione più volte espressa da oltre un anno. I 19 sindaci hanno fatto proprie con delibera del 30 giugno 2003 la proposta dei sindaci di Beinasco, Orbassano, Rivalta, Bruino e Piossasco, (successivamente condivisa da tutti i comuni aderenti ai consorzi Cdu, Acsel, Acea) che nelle sue linee essenziali prevedeva: - La netta contrarietà all’individuazione da parte del comune di Torino del sito del Gerbido per la realizzazione del termovalorizzatore al servizio dell’area di pianificazione Sud-Est - La disponibilità ad individuare nelle aree industriali dei comuni del Covar 14 un sito per l’insediamento di un impianto di termovalorizzatore che bruci solo Cdr. Premesse indissolubili per questa disponibilità sono state individuate nella realizzazione di una raccolta differenziata portata ai massimi valori possibili e che il nuovo impianto comportasse la eliminazione di carichi ambientali pregressi; - La discarica di servizio sarebbe, stata collocata nelle aree degli altri consorzi facenti parte dell’area di pianificazione (Cdu, Acsel, Acea) - L’apprezzamento per la disponibilità al dialogo, dopo accese polemiche, dimostrata dalla città di Torino, dalla Provincia e dalla Regione per concertare una soluzione che avesse il consenso delle amministrazioni locali. Dimostrando alto senso di responsabilità, dopo la lunga concertazione con il comune di Torino e la Provincia si era convenuto di modificare le aree di pianificazione per la realizzazione del termovalorizzatore accorpando alle aree dei consorzi Covar 14, Cados, Acsel, Acea, anche la città di Torino e il Chierese. Da uno studio commissionato da Covar 14 è risultato che l’area più idonea all’interno del consorzio è quella denominata Orba 3 (Sevizi Industriali) per motivi di accessibilità diretta al sistema tangenziale, per la lontananza dalle abitazioni, perché il termovalorizzatore era impianto sostitutivo della Servizi Industriali e non aggiuntivo ai carichi ambientali pregressi nell’area. L’unico ostacolo che sembra presentarsi all’utilizzazione di Orba 3 sembra essere rappresentato dalle pretese eccessive della Società Sito che, dopo innumerevoli anni nei quali non è riuscita a completare le sue realizzazioni, non ha mai saputo individuare una soluzione per prevenire all’acquisizione delle aree su cui insiste la Servizi Industriali. Peraltro il comune di Rivalta ha dato la sua disponibilità a mettere a disposizione aree di compensazione per le riduzioni chieste a Sito (Si spera che analoga disponibilità possa venire in futuro anche dal comune di Rivoli). I 19 sindaci del Covar 14 non possono comunque accettare che un importante accordo politico tra Città di Torino e Regione, sottoscritto il 26 gennaio 2004, possa essere messo in discussione per una questione di compensazioni di aree nei confronti di una società, sorta per iniziativa pubblica, ed il cui azionista di riferimento e la Regione stessa. I 19 sindaci del Covar 14 ritengono che la Regione Piemonte, la Provincia e la città di Torino abbiano tutte la strumentazioni per decidere sull’Orba 3 e sulla Servizi Industriali. I 19 sindaci del Covar 14 ritengono che la Regione Piemonte non possa esimersi da intervenire in prima persona per rendere possibile la disponibilità del sito Orba 3 per la realizzazione del termovalorizzatore a servizio di un suo territorio così importante ricordando anche la sua responsabilità primaria in merito alla rilocalizzazione della Servizi Industriali derivante dalla sottoscrizione dell’accordo CAAT nel 1994 I 19 sindaci del Covar 14 richiedono pertanto che tutti i soggetti interessati e le massime istituzioni quali Regione, Provincia e comune di Torino attivino tutte le loro capacità perché non prevalgano solo i pur legittimi interessi economici, ma si dia la giusta preminenza agli elementi che attengono a valutazioni di minor impatto (carico) ambientale, di maggiore accessibilità e in definitiva di migliore qualità della vita per i cittadini che il sito Orba 3 ha tutte le caratteristiche di assicurare nei confronti del Gerbido. Qualora l’importante accordo politico che si era raggiunto fosse disatteso per i meri motivi di “compensazioni di aree” senza che tutti abbiano adempiuto ai propri impegni i sindaci di Covar 14 si sentirebbero ingannati e ricorrerebbero a tutte le necessarie azioni di mobilitazione per respingere la soluzione del Gerbido. Tale atteggiamento deriva dalla convinzione di aver esercitato tutte le azioni necessarie a portare a soluzione un problema drammatico per tutta l’area della provincia di Torino e del Piemonte mettendo a disposizione i propri territori ed impegnando fortemente i propri cittadini con l’adozione del sistema “porta a porta” di raccolta differenziata che è fondamentale premessa perla realizzazione degli obiettivi nazionali, regionali, provinciali nel campo dei rifiuti solidi urbani.