Dai governi locali le ricette per ridurre le emissioni inquinanti - dal sito della Regione Toscana
Fondi speciali, previsioni meteorologiche e l'auto a biogas: l'ultima trovata targata Svezia
16 July, 2004
San Rossore 16/07/2004 - I governi locali possono fare molto per contrastare gli effetti devastanti del cambiamento climatico che ha sì dimensioni mondiali, ma coinvolge ciascun cittadino della Terra e dunque ciascuna istituzione. "Il brutto è che questo richiede sacrifici, e ognuno di noi fa sempre grande fatica a farne". E' l'opinione di Alexander Likhotal, Presidente della Green Cross International in Russia secondo il quale ormai la questione "oggi è diventata di dimensioni tali da essere paragonata alla fine della guerra fredda". La soluzione? Smarcarsi dall'economia petrolifera. Per farlo occorrono risorse per il cui reperimento Likhotal suggerisce tre modi: investire in energie alternative i 200 miliardi di dollari che oggi si spendono in carburanti fossili; creare un fondo annuo di 300 miliardi di dollari (per esempio tramite tassazioni) da dare ai Paesi in via di sviluppo per la produzione di energie rinnovabili; infine convincere tutti i contraenti del Protocollo di Kyoto a ridurre il 5 per cento le emissioni da carburanti fossili. Certo è che la responsabilizzazione collettiva può partire anche da azioni piccole ma significative. Una curiosità ad esempio riguarda i danni provocati dagli apparentemente innocui telecomandi. "Se accendessimo contemporaneamente tutte le lucine rosse sui televisori che rispondono al telecomando nel mondo, otterremmo una produzione di energia pari a quella di una centrale nucleare. Dunque spengetele quando non guardate la tivù". Si tratta di un consiglio per sensibilizzare l'opinione pubblica, processo che in Russia, dove questa si è mobilitata sulle questioni ambientali fin dalla caduta del Muro, molte aziende inquinanti sono state chiuse proprio perché nocive. Suggerimenti pratici arrivano anche dal Presidente della Regione Vestra Gotaland in Svezia, Roland Andersson, strenuo promotore di una politica ambientale tesa a ridurre le emissioni di CO2. Uno dei provvedimenti alla base della strategia regionale, che risponde poi a quella nazionale, tocca il settore infrastrutture "E specialmente i treni e il loro uso, che stiamo cercando di incementare con un forte impegno di investimenti" ha detto Andersson. L'emissione di carburamti fossili si combatte con l'efficienza energetica. Ovvero con la limitazione della dispersione di energia: in termini concreti nella Vestra Gotaland vuol dire cooperazione con l'istituto di meteorologia che, grazie alle sue previsioni, può dire in anticipo agli ospedali quando e come accendere il riscaldamento invece che abbandonarli all'uso del timer, spesso fonte di sprechi. Vuol dire anche promozione del sistema di raffreddamento tramite il processo cosiddetto di assorbimento, cioè di produzione del freddo dal calore sprigionato dall'incenerimento dei rifiuti. Infine vuol dire sostenere la diffusione di auto a biogas, sostanza emessa dalle acque fognarie. "Al momento nella nostra regione un cittadino su 500 ne posside una. Il nostro obiettivo è che fra cinque anni ne siano in circolazione 7000". Apprezzamento infine per l'iniziativa pilota della Regione riguardante l'allargamento del mercato europeo delle emissioni. "Un'iniziativa molto interessante - ha concluso Andersson - che dimostra che molto può fare il Pubblico su questi temi". cb