"Gerbido, Saitta si decida" - da La Repubblica del 19.07.2004
Calgaro: ogni ritardo sull´inceneritore va contro la città
19 July, 2004
Settimana cruciale per la scelta del sito e il vicesindaco incalza la Provincia dopo le polemiche dei comuni della cintura. Ma a Beinasco spuntano volantini di protesta GINO LI VELI «Non ci possono essere più dubbi. E´ il Gerbido la sede migliore per accogliere l´inceneritore. E la Provincia deve intervenire per superare le indecisioni». Mostra sicurezza Marco Calgaro, il vicesindaco con la delega alla questione del rifiuto, che oggi in Sala Rossa, relazionerà sugli ultimi sviluppi della vicenda, a partire dalle conclusioni dello studio comparativo fra il sito del Gerbido e quello di Orba 3 (l´area della Servizi Industriali), promuovendo il primo per alcuni motivi: l´immediata disponibilità dell´area, i minori costi di acquisizione dei terreni e la possibilità di realizzarlo entro la fine del 2009. L´operazione Orba 3 richiederebbe tre anni in più di preparazione. «E noi non possiamo più permetterci altri rinvii: il rischio di mandare in tilt tutto il sistema e di replicare la situazione della Campania è più che reale» sostiene il vicesindaco. Intanto a Beinasco sono comparsi cartelli minacciosi verso la scelta del Gerbido. E Forza Italia e Alleanza nazionale stanno preparandosi alla mobilitazione contro «l´inceneritore vicino alle case». Dottor Calgaro, per Torino la soluzione del Gerbido è la migliore. Ma è ampio il fronte dei contestatori: dai Comuni della zona ovest alle perplessità all´interno dei Ds e anche del suo partito, la Margherita. Come si può dare il via ad un´operazione che prevede un investimento da 350 milioni? «C´è un ruolo che la Provincia può esercitare in questo momento, che è quello di assumersi la responsabilità di una scelta, in attesa che sia ultimato il percorso per unificare le attuali zone d´intervento: da una parte c´è l´area nord-est di cui fa parte Torino e dall´altra quella sud-ovest. L´inceneritore servirà entrambe le aree». Ma i sindaci Ds della zona ovest e anche quello di Grugliasco, Marcello Mazzù, del suo stesso partito, la Margherita, non vogliono sentire ragioni: l´inceneritore non si può fare al Gerbido. Quale può essere la soluzione? «Oggi in Consiglio comunale darò tutti i dati e farò una dettagliata cronistoria della vicenda. Non si è mai parlato di fare la zona unica, in cambio della realizzazione del termovalorizzatore nell´area della Servizi Industriali. Questa ipotesi doveva essere verificata tecnicamente. E quanto è emerso dallo studio di comparazione è abbastanza chiaro. Il percorso è lineare. E ora non si può più perdere altro tempo». C´è un altro problema: se tutto dovesse andare bene, l´inceneritore sarebbe pronto a fine 2009. Ma la discarica di Basse di Stura a fine 2008 chiuderà. Come si farà a quel punto? «E´ l´interrogativo che tutti i soggetti coinvolti in questa vicenda (la discarica non accoglie solo i rifiuti torinesi) devono porsi. Serve responsabilità per avviare al più presto le procedure per il termovalorizzatore. Altrimenti il rischio di arrivare ad un nuovo caso Campania diventa più che reale».