I Comunisti Italiani: «Verifica politica sull’allargamento della Ztl»
No allo scambio di merce per ottenere il parcheggio in piazza San Carlo
23 July, 2004
E’ stata una riunione fiume dai toni accesi e con annesso colpo di scena: i Comunisti italiani che sbattono la porta e chiedono la verifica politica «perchè non è possibile annunciare un provvedimento nell’inverno, usarlo come merce di scambio per ottenere il parcheggio di piazza San Carlo e poi attuarne soltanto gli aspetti più irrilevanti?». L’oggetto del vertice, tenutosi ieri a Palazzo Civico, è stato il provvedimento della Ztl allargata: novità più volte annunciata dal sindaco Chiamparino e dall’assessore Sestero nell’autunno scorso e ora oggetto di lite politica. In realtà, dopo la sfuriata di Passoni, assessori e capigruppo qualche cosa hanno deciso: il divieto alle auto non catalitiche dal lunedì al venerdì sino alle 18, nel maxi-quadrilatero delle domeniche a piedi. «Una decisione che la dice lunga sul fatto - ha commentato il capogruppo Ds Borgogno - che noi la Ztl allargata la vogliamo realizzare. Certo, per arrivare a definire orari e altri dettagli, sarà indispensabile approfondire la discussione, ma non capisco perchè Passoni se ne sia andato prima del dovuto». Stessa tesi per il capogruppo della Margherita Borgione: «L’importante è tenere ben ferma la barra del timone sul provvedimento: per le modalità c’è bisogno di un approfondimento». Il capogruppo dei Comunisti, invece, ha dichiarato: «La montagna ha partorito il topolino. Chiudere il centro alle non catalitiche significa bloccare l’afflusso di un’auto su tre. E poi: a questa riunione hanno partecipato tre assessori e tutti i capigruppo. E’ mai possibile che Tessore soltanto perchè rappresenta i commercianti sia totalmente contraria alla Ztl allargata, che il Verde Tricarico, con il capogruppo Nigro ne invochi l’esordio immediato e che Sestero proponga di spezzare in due tempi il provvedimento?». Ha aggiunto: «Quando il sindaco ha invocato la verifica sul parcheggio di piazza San Carlo noi siamo stati chiari: in cambio, subito l‘allargamento della Ztl». Fra le motivazioni più forti che hanno indotto Tessore a pronunciarsi contro il provvedimento la forte preoccupazione espressa da diverse categorie: «E’ una novità che finirebbe per penalizzare un numero imprecisato di lavoratori» ha detto. E Passoni: «Nessuno nega loro i permessi, ma non si può accettare che un’amministrazione annunci un provvedimento e poi spinga soltanto l’arrivo di altre infrastrutture di segno opposto».