Ambientalisti sul piede di guerra contro Palazzo civico per il mancato allargamento della Ztl. Si parla di «decisione grave». «Così ? spiega Alba di Carlo, portavoce del Comitato Largo Respiro - si smentisce il piano di azione per ridurre l´inquinamento atmosferico che il Comune ha firmato il 23 aprile 2003 in Provincia. Il programma prevedeva una limitazione del traffico, totale o parziale, sul 10 per cento della viabilità cittadina e doveva essere predisposto entro aprile 2004. Per questo l´ampliamento della Ztl era così importante». Le conseguenze di una impasse sull´organizzazione della mobilità nel centro storico sarebbero in contrasto con le decisioni della giunta. «Allora ? aggiunge Eva Biginelli di Legambiente Ecopolis - la spesa di milioni di euro che è stata affrontata per allestire le telecamere è del tutto inutile. La scelta è una chiara delegittimazione del piano del traffico in area centrale, anche il parcheggio di piazza San Carlo, funzionale all´allargamento della Ztl, diventa uno spreco» . In questo caso, però, non ci saranno azioni legali o ricorsi al tribunale amministrativo. «E´ una questione politica ? commenta la Biginelli ? che enfatizza l´assenza di programmazione e l´improvvisazione della giunta sulla politica della mobilità nella zona aulica». Il mancato allargamento, secondo gli ecologisti, è una chiara violazione dei patti anti-smog. «Mi sembra - conclude Alba Di Carlo - che l´amministrazione comunale assecondi le pressioni dei commercianti, senza pensare alla tutela della salute dei cittadini». (f.m.)