\"Microzone solo dopo le Olimpiadi\"
Intervista a Luca Piovano, presidente della prima circoscrizione
23 July, 2004
«Sì al divieto di circolazione in centro per le auto non catalitiche, no a qualsiasi forma di allargamento della Ztl». Per la circoscrizione 1 e i commercianti si tratta di un vero tabù, soprattutto ora, con i cantieri della metro e delle Olimpiadi. «Sarebbe meglio discuterne fra due anni - sostiene Luca Piovano, presidente della circoscrizione - dopo i Giochi, quando le opere saranno completate. Ora allargare la zona vietata porterebbe ad un aumento dei problemi legati al traffico sui perimetri dell´area. Nel 2006 si potranno invece valutare meglio gli interventi grazie allo studio realizzato dall´assessore Viano sullo spostamento degli uffici dal centro alla periferia». Non è un \"no\" di principio, ma legato al momento. «Le microzone potrebbero funzionare, ma c´è già tanta confusione tra la gente. Creare delle aree dove l´accesso è vietato in tempi diversi disorienterebbe ancora di più». Ancora più duri e critici i commercianti nei confronti di qualsiasi intervento. «Né oggi né mai - dice Christian Volkhart, presidente del coordinamento che raggruppa gli esercenti di 25 associazioni di vie - il nostro \"no\" è assoluto perché provocherebbe la desertificazione del centro in un momento di crisi profonda della città. Già oggi assistiamo ad una fuga della gente, disorientata dai cartelli, da come è organizzata la viabilità, con i dubbi sugli orari e in quali vie può accedere. L´unica cosa utile sarebbe una campagna di informazione seria da parte del Comune». (d. lon.)