WASHINGTON, 22 LUG - Otto Stati dell\'Unione, tra cui la California, il New Jersey e New York, hanno citato in giudizio cinque delle piu\' grandi compagnie degli Stati Uniti che emettono biossido di carbonio. Si tratta della prima presa di posizione da parte di amministrazioni locali, per costringere aziende che operano fuori dalla loro giurisdizione, a ridurre l\'emissione di gas inquinanti, fra le cause dell\'aumento della temperatura e dei cambiamenti climatici. Nell\'istanza a una Corte federale di Manhattan, di cui da\' notizia il New York Times, gli Stati sostengono di non volere che siano inflitte multe alle compagnie citate, ma chiedono che esse siano in qualche modo costrette a ridurre le emissioni di biossido di carbonio. L\'iniziativa giunta alla Corte federale di Manhattan segna un cambiamento di strategia da parte di Stati e organizzazioni private, che, finora, avevano preso di mira con le loro denunce l\'Agenzia per lo sviluppo dell\'ambiente, che non ha fatto nulla per diminuire l\'emissione di CO2 nell\'atmosfera, nonostante i grossi rischi che comporta a livello ambientale, atmosferico e non solo. Un recente studio americano ha rivelato che oltre la meta\' del biossido di carbonio, riversato nell\'aria negli ultimi due secoli, e\' stato assorbito dall\'oceano, il che potrebbe incidere negativamente sull\'equilibrio dell\'intero eco-sistema marino se non verranno prese misure. Il CO2, prodotto dalla combustione di carburanti fossili e dagli scarichi industriali, e\' un gas che molti scienziati considerano responsabile del cosiddetto \'effetto serra\', che comporta il surriscaldamento della Terra, perche\' contribuisce a intrappolare il calore nell\'atmosfera terrestre. L\'atmosfera, secondo i dati della Noaa, contiene mediamente 380 particelle di biossido di carbonio su un milione, mentre due secoli fa erano appena 280, secondo le stime - difficili da verificare - degli esperti.