Sapore di sale...
Cosa succede alla carta sulle spiagge? L'estate è la stagione del mare. Eco dalle Città, in collaborazione con Comieco va alla ricerca di Mucchi Selvaggi sulle spiagge italiane, scoprendo che in Puglia e in Sicilia...
30 July, 2004
“Vamos a la playa oh oh oh oh oh” canticchiavano i Righeira qual anno fa… Già andiamo alla spiaggia… sotto l’ombrellone, una bevanda fresca, creme abbronzanti, qualcosa da sgranocchiare e certamente qualcosa da leggere… libri, giornali, riviste di enigmistica, insomma qualcosa che aiuti a far passare il tempo mentre il solleone scurisce la pelle. Ma quando il sole cala, il giornale è stato letto, le parole crociate sono fatte, e dobbiamo cestinare un bel po’ di carta. Sì, ma dove? Le spiagge italiane prevedono un servizio di raccolta differenziata? Proviamo a fare un giro virtuale in alcuni delle località balneari più gettonate delle costiere italiane, per andare a scoprire qual è la situazione della differenziata… Cominciamo dalla Puglia, in particolare dalla situazione della provincia di Lecce. Nel capoluogo, non esiste una raccolta differenziata: “Abbiamo ancora un contratto in essere che non prevede una raccolta monomateriale – ci dice l’assessore del Comune di Lecce Pisanò - Esistono dei cestoni per la raccolta multimateriale, che viene conferita ai centri di smistamento dove poi i rifiuti riciclabili vengono separati” … o dove dovrebbero essere separati… “ma a settembre dovremo fare un nuovo capitolato, e in questo sicuramente sarà compresa la raccolta monomateriale” Abbiamo girato la stessa domanda ad altre realtà, ma il tono delle risposte non è cambiato… “Rispondere? Un terno al lotto… “ – Intervista all’ing. Gilberto Selleri, Settore ambiente della Provincia di Lecce Raccolta differenziata? Siamo in alto mare! – Intervista a Massimiliano Piscitelli, Legambiente Puglia … e se in Puglia le cose non vanno un granchè bene, in Sicilia, la panoramica non è migliore... Proviamo a pulirle con i lavoratori socialmente utili… ma l’accesso è difficoltoso… - Intervista a Beppe Zaso, Coordinatore dei circoli di Legambiente per la Provincia di Palermo