Acerra, accuse dopo gli scontri - da Il Giornale di Brescia del 01.09.2004
Non si ferma la protesta contro la costruzione del termoutilizzatore. Disposti presìdi sul territorio. In quattro a giudizio per le violenze, mentre uno studio rilancia l’allarme cancro
01 September, 2004
Il giorno dopo gli scontri tra polizia e manifestanti è tregua armata ad Acerra. Mentre si contano i danni (82 persone hanno fatto ricorso alle cure dei medici), i comitati di protesta annunciano che riprenderanno la lotta, e già ieri in serata è ricominciato il presidio davanti al cantiere del termovalorizzatore di Pantano. Uno studio del Cnr di Pisa, intanto, pubblicato dalla prestigiosa rivista scientifica «The Lancet-Oncology», rilancia l’incubo cancro in quello che viene definito il «Triangolo della Morte» del Napoletano, Nola, Acerra e Marigliano, dando ulteriore linfa alle preoccupazioni di chi si oppone alla realizzazione del termovalorizzatore ad Acerra. Dall’indagine emerge come (dati febbraio 2002) «gli indici di mortalità per cancro al fegato, stomaco e vescica, leucemia e linfomi siano considerevolmente più alti proprio nel distretto che include la città di Nola con 250.000 abitanti»: vale a dire, la zona in cui, si denuncia, l’ecomafia gestisce molti dei suoi affari. Ma il «Triangolo della morte» comprende anche le città di Marigliano e Acerra: «Questa parte della Campania è stata utilizzata dall’ecomafia per lo smaltimento illegale dei rifiuti per un periodo così lungo che il terreno, oggi, è praticamente inutilizzabile». «Questa ricerca dice cose che noi già sapevamo. Anzi conferma la necessità di procedere sulla strada della bonifica e di non gravare ulteriormente il territorio». Questa la reazione, per nulla sorpresa, del sindaco di Acerra, Espedito Marletta. Gli incidenti di domenica dunque, non fermeranno i comitati che ieri hanno annunciato, nel corso di un incontro, due nuove iniziative: un lungo corteo da Acerra a Napoli e l’attivazione di più presidi in tutto il territorio, fino al pieno coinvolgimento di tutto l’apparato produttivo dell’area acerrano-pomiglianese con tam-tam nelle fabbriche a partire dai prossimi giorni. Dai comitati anche un duro atto di accusa nei confronti delle istituzioni locali: «Andremo a Napoli da Bassolino e Di Palma - ha detto il portavoce dei comitati riferendosi al governatore della Campania e al presidente della Provincia di Napoli - per chiedere da quale parte stanno». Ma accuse sono rivolte anche contro il sindacato che «in questa fase è stato straordinariamente assente». Per i comitati «quella di domenica non è stata una giornata di sconfitta ma solo una delle prime giornate di lotta». Dagli «irriducibili» di Acerra anche critiche nei confronti del vescovo emerito, mons. Antonio Riboldi, la cui posizione in merito al termovalorizzatore («Sono scelte che non competono alla Chiesa ma alla politica») è giudicata troppo morbida. Don Riboldi ha ricevuto la solidarietà del sindaco Marletta: «Di lui Acerra ha ancora bisogno». È stato, ieri, anche il giorno delle polemiche dopo i tafferugli che hanno portato a 4 arresti e 11 denunce a piede libero. Le quattro persone arrestate sono state giudicate con rito direttissimo e finora la sentenza non è stata ancora emessa. «Ferma condanna» degli atti di violenza da parte del ministro degli Interni, Giuseppe Pisanu. «Le minacce di cui siamo stati oggetto nel corso della manifestazione di domenica certo non ci intimoriscono» ha detto il capo della Protezione civile, Guido Bertolaso, che ha anche auspicato il ritorno della gestione rifiuti alla Regione con il superamento dello stato di emergenza e ha sottolineato di aver ereditato un piano deciso da altri. «Domenica si è consumata un’autentica intimidazione ai danni di un’intera comunità» è la replica di Rino Malinconico, portavoce del comitato cittadino di Acerra. Una nota di protesta per «episodi di violenza da parte di esponenti delle forze dell’ordine nei confronti di fotografi e cineoperatori impegnati nei servizi sulla manifestazione di Acerra» è stata diffusa ieri a Napoli dall’associazione di categoria Gsgiv.