Lunardi non convince i sindaci
Circolazione a giorni alterni, la proposta non entusiasma
02 September, 2004
DALLA REDAZIONE ROMANA ROMA - «Il Comune di Milano attenderà la proposta concreta per poterla esaminare e valutare attentamente»: all\'indomani dell\'idea lanciata dal ministro delle Infrastrutture Pietro Lunardi di far circolare le macchine a targhe alterne tutti i giorni arriva, da Palazzo Marino, un commento a dir poco diplomatico. Cui si aggiunge quello più esplicito del vice sindaco Riccardo De Corato: «Molte attività commerciali potrebbero trovarsi in gravi difficoltà se imponiamo loro di lavorare a giorni alterni. Quanto meno si può cominciare con le auto non catalitiche». E sono molti i comuni che vogliono vederci chiaro, capire, cosa si intenda fare per attuare il progetto. L\'idea da cui muove il Ministro Lunardi è che «se in Italia viaggiasse la metà delle auto tutti i giorni, la gente si metterebbe d\'accordo, aumenterebbe il trasporto collettivo e si ridurrebbe il consumo energetico». Ma cosa dire a chi paga il bollo tutto l\'anno, a chi usa la macchina per lavoro e non può certo fare il car-pooling? Queste e altre domande agitano i palazzi e gli automobilisti. «Non penso che quella delle targhe alterne - ha dichiarato l\'assessore alla Mobilità del Comune di Bologna Maurizio Zamboni - sia una soluzione che possa dare garanzie sul piano strutturale». Per il sindaco di Trieste Roberto Dipiazza, la proposta può avere come obiettivo l\'incentivazione dei mezzi pubblici. «Sotto questo aspetto mi trovo d\'accordo nell\'indicare la necessità di togliere dalle strade il maggior numero possibile di automobili private, aumentando appunto i mezzi pubblici». «Forse è una proposta ad hoc per qualche azienda automobilistica - ha sorriso il sindaco di Udine Sergio Ceccotti - perché è evidente che tutti gli italiani si attrezzerebbero con due auto». «Per il sindaco di Ancona Fabio Sturani il ministro «più che proporre, imporre dall\'alto, dovrebbe prospettare ai Comuni una politica della mobilità». Boccia l\'idea delle targhe alterne il sindaco di Pescara. «Non possono essere i sindaci - ha detto il primo cittadino Luciano D\'Alfonso - a togliere le castagne dal fuoco per il governo. Non è possibile immaginare di contenere la spesa energetica attraverso semplici ordinanze sindacali che costringano le persone a usare le macchine a giorni alterni». Per il coordinamento quello descritto da Lunardi «sembra il mondo di Alice nel paese delle meraviglie». Al momento - ha dichiarato il sindaco di Cagliari Emilio Floris di Forza Italia - mi pare un provvedimento tampone per fronteggiare un\'emergenza sempre più grave. Se è stato proposto però, vuol dire che ci sono buone ragioni». «Non ne abbiamo bisogno perché presto Catania avrà un piano di circolazione che snellirà il traffico anche con i nuovi posteggi scambiatori», si sottrae dalla discussione il sindaco della città siciliana Umberto Scapagnini. «Se il Ministro ritiene che le targhe alterne siano una soluzione anche per le città dello Stretto - ha commentato il commissario straordinario al comune di Messina Bruno Sbordone - ben vengano le targhe alterne». «Guardo sempre con molto interesse alle proposte del ministro Lunardi - ha dichiarato il sindaco di Napoli Rosa Russo Iervolino - è una persona che ha il senso vivo dell\'impatto dei provvedimenti sulla popolazione». Maria Anna Fiocchi