Acerra: Di Palma tra incudine e martello
Il sofferto e complesso comunicato del Presidente della Provincia di Napoli (condiviso dalla Giunta)
02 September, 2004
Se avessi avuto un ruolo istituzionale in grado di incidere sulle modalità relative allo smaltimento dei rifiuti in Campania, quando alla fine degli anni '90 fu varato il piano rifiuti della giunta Rastrelli, avrei osteggiato alcune delle scelte che, per la mia storia personale e politica, continuo a non condividere. In primo luogo, avrei sicuramente invertito l'impostazione del piano puntando, sia in termini di investimento che di priorità, immediatamente sulla raccolta differenziata e sulla realizzazione degli impianti di compostaggio. E questo non solo per una scelta di tutela ambientale, ma anche e soprattutto per motivazioni economiche. Così come continuo a ritenere che la scelta di un unico gestore, che rende tutti dipendenti da un solo soggetto, è errata. In ogni sede ho, difatti, sempre sollevato il problema della revisione del contratto con la società che attualmente gestisce l'intero ciclo. Inoltre, per la localizzazione degli impianti era necessario ed indispensabile un coinvolgimento delle rappresentanze locali, dei cittadini, dei loro sindaci. Malgrado tutto, in questi anni, il commissariato straordinario ha lavorato con grande impegno e molto è stato fatto. In primo luogo non va dimenticato cosa era la raccolta dei rifiuti fino a qualche anno fa, e quali interessi - legati alla malavita organizzata - erano dietro lo smaltimento. Adesso siamo nel 2004, ed in questi ultimi mesi abbiamo vissuto emergenze gravissime su tutto il territorio, e nessuno può dimenticare che ci sono milioni di ecoballe distribuite in tutta la regione, che richiedono in ogni caso di essere smaltite. Noi siamo alla Provincia di Napoli da poche settimane, ma vogliamo da subito ribadire che il nostro Ente sarà impegnato, insieme Giunta e Consiglio Provinciale, per attivare un piano straordinario di riqualificazione ambientale relativo alle aree di crisi della provincia che presentano una indifferibile urgenza di interventi sul territorio. Nei prossimi giorni incontrerò il Commissario straordinario, Corrado Catenacci, e con lui ci confronteremo affinché la Provincia possa avere un ruolo soprattutto nell'organizzazione della raccolta differenziata in tutti i Comuni e nell'azione di vigilanza sull'effettiva funzionalità degli impianti. In questa ottica a partire dai prossimi giorni incontrerò con l'assessore all'ambiente Giuliana Di Fiore tutti i sindaci. In ogni caso, il Presidente della Provincia deve rappresentare le Istituzioni, e come tale ha l'obbligo di rispettare gli impegni che, come coalizione e come giunta, sono riassunti nelle linee programmatiche dell'Amministrazione provinciale. La posizione condivisa dalla coalizione prevede che una Provincia ecosostenibile è strettamente connessa al miglioramento della qualità della vita che passa, oggi, attraverso il completamento del ciclo integrato dei rifiuti anche attraverso la termovalorizzazione. Occorre rilevare che in questo ultimo mese siamo stati sempre al fianco del sindaco Marletta e dei cittadini di Acerra in tutte le sedi, ribadendo che la valutazione dell'impatto ambientale deve vedere coinvolte le istituzioni locali, in prima linea il comune di Acerra, così come è stato stabilito, anche in virtù della nostra sollecitazione, dall'ultimo decreto emanato dal Presidente del Consiglio. La manifestazione di Acerra di domenica scorsa ha rappresentato un momento di grande partecipazione democratica che non potrà essere offuscato in nessun modo dalle violenze di pochi provocatori che comunque vanno isolati. I nostri interventi riguardanti Acerra e tutti i comuni delle aree di crisi della provincia saranno indipendenti dalle eventuali installazioni di impianti del ciclo integrato dei rifiuti. Perché la Provincia di Napoli lavorerà per la tutela ambientale nel rispetto delle comunità locali ma anche degli interessi dell'intero territorio provinciale.