Un aiuto per i non catalizzati
Il Comune stanzia un milione e 300mila euro
22 September, 2004
Ancora polemiche sulle vie Lagrange e Carlo Alberto ma la Sestero tiene duro Confartigianato si schiera con i possessori delle auto inquinanti: "Sono discriminati" Il contributo punta a coprire la metà dei costi di trasformazione da benzina a gpl o metano GINO LI VELI Un fondo di un milione e 300 mila euro per assicurare contributi ai possessori di auto non catalitiche intenzionati a trasformare l´alimentazione delle loro vetture, da benzina a gpl o metano swiss replica watches. E´ la proposta lanciata dall´assessore all´Ecologia Dario Ortolano, in occasione del varo del divieto di circolazione, per cinque giorni alla settimana, dalle 7,30 alle 18,30, di tutte le auto non ecologiche, nella Ztl allargata che dovrebbe scattare fra poco meno di un mese. Riguarda circa 173 mila auto in circolazione a Torino (su un totale di poco più di 600 mila). Una quota consistente interessa le auto a benzina, immatricolate entro il 1 gennaio 93. Ma c´è anche un buon numero di vecchi motori diesel , quelli immatricolati entro il 1 gennaio 97. A questi vanno aggiunti i cosiddetti veicoli commerciali, furgoni e camioncini. Sono poco meno di centomila, all´incirca: per loro il divieto prevede una «finestra»: possono circolare, nell´area proibita, fra le 10,30 e le 12,30. L´annuncio del provvedimento, in cantiere da diversi mesi, ha scatenato le inevitabili proteste e polemiche. Arrivano le critiche della Confartigianato, si lamentano i possessori delle vecchie auto. «Ma non è una scelta di discriminazione - replica Ortolano - di fronte al progressivo prosciugamento dei fondi assegnati alle legge ambientaliste che sta operando il governo, ho lanciato la proposta, di un intervento del Comune. C´è stato l´assenso unanime dei colleghi. Ora si tratta di studiare i dettagli, in occasione del dibattito sul documento di programmazione economica». Il riferimento dell´assessore è a un fondo, comunemente detto «convenzione di Parma» (la città dove è stato siglata) che prevedeva contributi a chi decideva di modificare l´alimentazione della propria auto, passando ad una a gpl e o metano. Costo dell´operazione: poco più di 750 euro, di cui 300 garantiti dallo Stato. Che ora non finanzia più. Al suo posto vuole intervenire il Comune: «Proprio per tutelare le fasce più povere - osserva Ortolano- Con un primo fondo di un milione e 300 mila euro, si possono ?coprire´ 4.500 trasformazioni». Martedì prossimo, con i colleghi delle città coinvolte, l´assessore farà il bilancio su un´altra iniziativa: è il progetto metano (coordinato da Torino) che prevede contributi da 1.500 fino a 6.000 euro (a seconda delle dimensioni della nuova scelta)per gli operatori commerciali che vogliono sostituire la vecchia auto o il furgoncino con un nuovo mezzo a metano. In realtà, questa formula, non sembra aver incontrato molto successo: un centinaio, sotto la Mole, le adesioni. Nel frattempo non cessano le polemiche sulla scelta della giunta di invertire il senso di marcia in via Carlo Alberto e via Lagrange, con l´eliminazione della corsia riservata al mezzo pubblico. «E´ una soluzione per tre settimane: poi tram e bus saranno trasferiti in via Accademia Albertina» si limita a dire l´assessore Maria Grazia Sesstero mentre il verde Gianni Nigro chiede al presidente della seconda commissione comunale, Domenico Mangone, di ascoltare al più presto l´assessore.