Protocollo di collaborazione Italia-Cina
30 September, 2004
Ecco l'articolo pubblicato sul sito del Ministero dell'Ambiente. Eco-collaborazione Italia-Cina Il Ministero stanzia 20 milioni di euro per un programma ambientale scandito su 14 linee di azione. Matteoli: "un'opportunità per le imprese italiane" Il "Made in Italy" dell'ambiente arriva in Cina. Il Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio ha stanziato 20 milioni di euro per avviare progetti di cooperazione ambientale che coinvolgono imprese italiane che vogliono fare investimenti verdi nel paese asiatico, anche in vista delle Olimpiadi che si svolgeranno a Pechino nel 2008. I progetti e le iniziative sono state presentate nel corso di un incontro tra il Ministro dell'Ambiente e della Tutela del Territorio, Altero Matteoli; il Vice Ministro delle Attività Produttive, Adolfo Urso; il Sottosegretario agli Affari Esteri, Margherita Boniver e rappresentanti cinesi tra cui il vice-sindaco di Pechino Li Zhihua; il direttore dell'Agenzia per la Protezione dell'Ambiente cinese Liu Yi, l'ambasciatore cinese a Roma Cheng Wendong. Già dal 2001 il Ministero ha avviato un intenso programma di eco-cooperazione con le autorità cinesi scandito su 14 linee che dovranno portare la Cina su standard ambientali occidentali. La Cina ha deciso infatti di ratificare Convenzioni e Protocolli dell'Onu per la protezione dell'ambiente che rappresentano un passaggio chiave per il futuro del pianeta. Basti pensare che nel 2001 la Cina era già al secondo posto per emissioni di anidride carbonica, dopo gli USA e prima del Giappone e dell'UE. "Proprio partendo da questo contesto - ha dichiarato Matteoli - il Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio ha deciso di avviare da oltre due anni un intenso programma di cooperazione ambientale con le Autorità cinesi. La realizzazione dei progetti pilota, ed il loro sviluppo, prevedono esplicitamente l'impiego di imprese italiane o di joint-ventures italo-cinesi. L'ambiente potrà quindi rappresentare una vera opportunità per le aziende italiane". L'elaborazione dei progetti è affidata a una task-force permanente italo-cinese, con sede a Pechino, composta da esperti dei Ministeri, delle Università, degli Istituti scientifici e delle imprese che cofinanziano i progetti. Il Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio ha affidato all'Ufficio ICE di Pechino il ruolo di project manager e coordinatore della task-force. In poco più di due anni di lavoro sono state avviate 14 linee di attività, cofinanziate dal Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio che riguardano la protezione e la conservazione delle risorse naturali, la riduzione delle emissioni inquinanti di anidride carbonica nei settori dell'energia, dei trasporti, dell'industria, dell'edilizia e dei servizi, la promozione dell'agricoltura sostenibile, la formazione. Per il finanziamento dello sviluppo dei progetti il Ministero ha istituito un Trust Fund presso la World Bank : questa iniziativa ha anche lo scopo di creare le condizioni per favorire l'utilizzazione da parte delle istituzioni pubbliche e delle imprese italiane dei fondi internazionali destinati alla protezione dell'ambiente globale. Le 14 linee di eco-cooperazione: Edilizia eco-intelligente. Alla fine del 2003 verrà presentato a Pechino il progetto del "Padiglione Italia" nell'Università tecnologica di Thingua. Il Padiglione rappresenterà un modello di edificio "eco-intelligente" al quale fare riferimento per l'impiego e la diffusione nell'edilizia cinese di materiali e tecnologie ad alta efficienza energetica e ambientale. Il padiglione sarà realizzato interamente con tecnologie italiane, ed è stato pensato come una "show room" delle imprese e dell'innovazione italiane nei settori dei materiali per l'edilizia, delle facciate efficienti dal punto di vista energetico, della produzione decentrata e della conservazione dell'energia, della conservazione e riciclo delle acque. Trasporto Pulito - A partire dal 2004 cominceranno a circolare a Pechino i primi autobus dotati di motori a gas naturale ad alta efficienza e bassissime emissioni, prodotti dall'industria italiana. La progettazione, lo sviluppo e la fornitura gratuita di 300 motori fanno parte di un accordo con la Municipalità di Pechino, finalizzato alla realizzazione di un sistema "sostenibile" di trasporto nell'area urbana di Pechino da completare in tempo per le Olimpiadi del 2008. Emissioni dei veicoli - Nel 2004 saranno realizzati a Pechino con tecnologie italiane un laboratorio avanzato per il controllo delle emissioni dagli autoveicoli, e un sistema di "Intelligent Transport System" per la regolazione del traffico urbano finalizzata alla riduzione dei consumi e delle emissioni. Carburanti ecologici - Sulla base di un accordo con la Municipalità di Shanghai è stata avviata la produzione locale di una emulsione acqua-gasolio, da impiegare "come carburante di transizione" per ridurre le emissioni dagli autobus del sistema di trasporto urbano. Il progetto è cofinanziato dall'impresa italiana depositaria del brevetto dell'emulsione. Monitoraggio aria - Nell'ambito dell'accordo con il Ministero dell'Ambiente cinese, un consorzio tra CNR e tre imprese italiane sta completando la sperimentazione nella città di Shouzou di un sistema pilota innovativo per il monitoraggio e la gestione della qualità dell'aria e del traffico urbano. Il progetto è finalizzato alla standardizzazione e certificazione in Cina di tecnologie e procedure che possano essere utilizzate dalle autorità municipali cinesi per controllare la qualità dell'aria secondo i parametri delle direttive europee. Secondo l'accordo, sarà favorita la creazione di joint-ventures italo-cinesi per la produzione e applicazione del sistema di monitoraggio nelle maggiori aree urbane della Cina. Piani energetici - E' stato completato un progetto pilota di assistenza alle municipalità ed alle imprese cinesi per la predisposizione di piani energetici locali finalizzati alla riduzione dei consumi e delle emissioni. Anche questo progetto rientra nell'accordo con il Ministero dell'Ambiente cinese. Protezione della fascia di ozono - E' in corso di svolgimento un programma per il trasferimento di tecnologie italiane per l'eliminazione dell'uso di bromuro di metile, messo al bando dal Protocollo di Montreal per la protezione della fascia di ozono, impiegato in grandi quantità in Cina per la fumigazione dei terreni agricoli. Eliminazione dei CFC - Una impresa italiana di medie dimensioni, in collaborazione con la più grande società cinese del settore, realizzerà gli impianti e fornirà i prodotti sostitutivi per l'eliminazione dei CFC, messi al bando dal Protocollo di Montreal per la protezione della fascia di ozono, nella produzione di schiume espanse da impiegare nell'industria del freddo, degli elettrodomestici, dell'automobile, dell'arredamento, dell'edilizia. Eliminazione dei "Pops" - E' stata completata la prima fase del programma nazionale della Cina per l'eliminazione delle sostanze chimiche controllate dalla Convenzione delle Nazioni Unite sulle sostanze organiche persistenti. Il progetto è finalizzato in particolare alla sostituzione dei pesticidi in agricoltura e dei pcb nell'industria, con il coinvolgimento di tecnologie e imprese italiane. Fonti rinnovabili - Un accordo con il Ministero cinese della Ricerca e Tecnologia prevede la realizzazione del progetto pilota "village power" per la elettrificazione rurale nelle province dell'Inner Mongolia e della Cina occidentale, mediante l'impiego di fonti rinnovabili in sostituzione del carbone. Per la realizzazione del progetto sarà data priorità all'impiego dei prodotti della Zhejiangin Sino-Italian Photovoltaic, costituita con un cofinanziamento del Ministero dell'Ambiente della Tutela del Territorio, che ha realizzato la prima fabbrica cinese per la produzione di wafers multicristallini. Protezione delle zone costiere - E' stato avviato un progetto triennale per la gestione integrata e la protezione ambientale delle zone costiere cinesi. Il progetto è inserito nell'accordo con il Ministero cinese della Ricerca e Tecnologia, e coinvolge il CNR e l'Istituto Nazionale di Geofisica per parte italiana, e l'Agenzia cinese responsabile per la protezione degli oceani e la gestione delle coste. Valutazione ambientale di un progetto idraulico - Sulla base di un accordo con l'Accademia delle Scienze Sociali di Pechino, e in collaborazione con il Ministero cinese delle risorse idriche, è in fase di elaborazione la valutazione ambientale del progetto di diversione Sud - Nord, dal bacino del Fiume Azzurro al bacino del Fiume Giallo. Lo studio, che riguarda uno dei più grandi progetti idraulici mai concepiti, sarà presentato nel corso di un Forum internazionale che si terrà a Pechino nel maggio 2004. Formazione - Il prossimo 20 ottobre verrà inaugurato a Pechino un programma di training sulla gestione ambientale e sullo sviluppo sostenibile, destinato ai quadri delle amministrazioni pubbliche ed agli esperti delle imprese private cinesi. Il programma, gestito in collaborazione con il Ministero cinese della Ricerca e Tecnologia, e l'Accademia Cinese delle Scienze Sociali, proseguirà per tutto il 2004 in Italia attraverso seminari presso la Venice International University di Venezia e stages in aziende e istituzioni italiane. Trattamento dei rifiuti ospedalieri - Un accordo con la Municipalità di Pechino, sottoscritto durante la visita del Vice Ministro Urso in Cina in piena emergenza SARS, prevede la progettazione e realizzazione da parte di imprese italiane del sistema di trattamento dei rifiuti ospedalieri. Questo accordo viene considerato dal governo cinese come un modello di riferimento per lo sviluppo di un sistema nazionale, che dovrà essere realizzato nei tempi brevi. "L'esperienza fino ad oggi realizzata - ha concluso Matteoli - suggerisce che lo sviluppo dei programmi per la protezione dell'ambiente in Cina rappresenta una grande opportunità per il nostro Paese, e offre importanti prospettive per il rafforzamento della partnership tecnologica e commerciale delle imprese italiane con le imprese cinesi per lo sviluppo e la diffusione delle tecnologie e dei sistemi di gestione innovativi nei più significativi settori della gestione del territorio e dell'economia". Roma, 15 ottobre 2003