Intervista a Gianni Silvestrini, presidente di AzzeroCO2
01 October, 2004
Azzero CO2 è una sigla per promuovere la riduzione delle emissioni? Un consulente? Stiamo facendo un salto di qualità rispetto all’esperienza iniziale, cioè rispetto alla collaborazione tra Kyoto Club, Legambiente, Ambiente Italia, il Ministero dell’Ambiente e la Regione Lombardia per rendere CarbonNeutral® la conferenza COP 9 sui cambiamenti climatici a Milano. Azzero CO2 non è una semplice sigla o soggetto di consulenze ma una vera e propria Srl. Questo vuol dire che ci proponiamo di comprare o vendere i cosiddetti “buoni di emissione”, passaggio indispensabile per azzerare la anidride carbonica prodotta per gli eventi o per le situazioni che vorranno neutralizzarsi con noi. Vi rivolgete anche ai comuni e alle città? Direi soprattutto. Va infatti subito chiarito che Azzero CO2 non è per quei comparti industriali che obbligatoriamente per legge, ormai, devono ridurre le emissioni partecipando al mercato. La nostra iniziativa, pardon società, si rivolge a tutti i soggetti e i casi in cui volontariamente si entra nel circuito riduzione-mercato delle emissioni. Gli enti locali e le loro iniziative sono un interlocutore ideale. Non posso ancora dire quale, ma ci stiamo occupando di azzerare la CO2 di uno dei più prestigiosi e importanti palazzi comunali italiani… Mentre a livello di consulenza stiamo collaborando con il Toroc per rendere CarbonNeutral® le Olimpadi invernali del 2006. Comprate buoni di emissione nei paesi in via di sviluppo? Siamo referenti italiani di Future Forests, che si occupa non solo di forestazioni ma anche di risparmio energetico. Ma al di là di questo ci concentriamo nel favorire le energie rinnovabili e nel cercare di favorire processi virtuosi in Italia. Cominciamo per esempio puntando molto sulla sostituzione del gasolio con le biomasse per il teleriscaldamento o per piccole produzioni energetiche. Abbiamo un accordo con i produttori di bio-masse nelle vallate alpine italiane. Così quei circa 6/7 euro a tonnellata di CO2 che si dovrebbero pagare, vengono reinvestiti in questi o altri progetti di energie rinnovabili. Dunque non è a costo zero azzerare la CO2… No, non può essere a costo zero. E’ chiaro che se una iniziativa, per esempio un grande evento, movimenta persone e cose, produce emissioni e quindi compensarle ha qualche costo. Però ha un grande valore sociale e ambientale. Le prime iniziative che si renderanno CarbonNeutral® con Azzera CO2 ci sono le fiere Ecomondo di Rimini, Eolica Expo di Roma, Eco&Equo di Ancona