Industrie, consumi, riforestazione Ecco le sfide delle nazioni virtuose
01 October, 2004
Azioni domestiche e meccanismi flessibili. Sono questi i due modi previsti dal protocollo di Kyoto per ridurre i gas che riscaldano l’atmosfera. Le azioni domestiche sono gli interventi per rendere più efficienti gli impianti energetici e industriali, limitare i consumi di idrocarburi, promuovere le energie rinnovabili, migliorare le pratiche agricole e zootecniche. I meccanismi flessibili sono considerati una scappatoia per porre rimedio all’impossibilità (o all’incapacità) di agire sul fronte domestico. Comprendono la compravendita di quote di anidride carbonica equivalente (vende chi ha ridotto più del dovuto, compra chi non ce l’ha fatta), la realizzazione di impianti ecologici nei Paesi Terzi, le piantumazioni di alberi ad alto assorbimento di anidride carbonica. Prima si pensava di effettuare metà delle riduzioni con azioni domestiche e l’altra metà con i meccanismi. Dopo l’uscita degli Stati Uniti e i tentennamenti di altri Paesi, il vincolo è caduto. Ora quasi tutti puntano a privilegiare le scappatoie offerte dai meccanismi nella speranza di risparmiare. Dal punto di vista della fisica dell’atmosfera è indifferente, poiché quel che conta è il risultato globale di riduzione delle emissioni. Ma, alla lunga, solo le trasformazioni ecologiche dei sistemi produttivi assicurano la salute del pianeta.