La Stampa è contraria?
L'editoriale di Tullio Regge sul quotidiano torinese
01 October, 2004
CON LA FIRMA DEL CREMLINO IL PROTOCOLLO ENTRERA’ IN VIGORE. GLI ECOLOGISTI ITALIANI: ORA ANCHE IL GOVERNO ACCELERI Trattato di Kyoto, si riapre la guerra sul clima ATTENTI AI VERI PERICOLI Sì della Russia alla lotta contro le emissioni inquinanti, isolati gli Stati Uniti di Tullio Regge PUTIN ha cambiato idea ed è ora favorevole alla firma del protocollo di Kyoto che pone limiti all’emissione di gas serra. Si attende ora l’approvazione del Parlamento russo. Secondo gli ambientalisti doc il protocollo dovrebbe allontanare lo spettro dell’effetto serra e salvare il pianeta. Vorrei essere altrettanto entusiasta ma nutro seri dubbi. In primo luogo anche i Paesi firmatari, tra cui nel 2002 l’Italia, non sono riusciti a raggiungere i limiti di emissione richiesti dal protocollo e difficilmente arriveranno a farlo nei prossimi anni. Quasi certamente l’impennata paurosa dei prezzi del petrolio servirà da incentivo a diminuire l’emissione di gas serra ma un eventuale risultato positivo non sarà certamente merito del protocollo. Esistono d’altra parte fondati dubbi sia sull’esistenza che sulle cause dell’effetto serra. Nel passato sia remoto che recente il nostro pianeta è stato soggetto a violente fluttuazioni di temperatura la cui causa non era certamente antropica, basti pensare all’era glaciale. Infine l’energia nucleare non contribuisce all’effetto serra e, per quanto riguarda Kyoto, la chiusura delle centrali italiane è stata decisione onerosa e controproducente. La spinta emotiva e politica verso la firma del protocollo ha origini chiaramente catastrofiste e ben poco razionali. Non sono ottimista ad oltranza per quanto riguarda il nostro pianeta e i sei miliardi di umani che lo affollano. Penso che dovremo stare molto attenti sia a quello che accade sulla Terra ma anche a possibili minacce provenienti dallo spazio tra cui una folla di asteroidi che troppo sovente sfiorano l’orbita terrestre. Circa un secolo fa uno di questi asteroidi cadde sulla Tunguska distruggendo una foresta immensa in una zona per fortuna disabitata, se avesse colpito una metropoli sarebbe stata una strage. Non trascuriamo infine epidemie casalinghe quali l’improvviso arrivo di una nuova e micidiale Sars o Aids fuori controllo. Ho citato eventi che sono andati vicino alla catastrofe ma temo il protocollo di Kyoto se non altro perché concentra l’attenzione sull’effetto serra e induce ad un falso ottimismo. Nessuno può prevedere quale sarà anche fra pochi decenni il futuro dell’umanità, siamo condannati alla navigazione a vista.