«L’inceneritore è stato al centro del nostro lavoro» - da La Stampa del 7/10
La risposta del vicesindaco di Torino Marco Calgaro.
07 October, 2004
di Marco Calgaro (vicesindaco di Torino) Stimolato dall’intervista, comparsa su «La Stampa», del presidente dell’Unione Industriale dott. Alberto Tazzetti, nella quale gli amministratori pubblici venivano redarguiti per il tempo perso negli anni passati per la realizzazione dell’inceneritore e sollecitati a scegliere il luogo per la sua costruzione, vorrei fare qualche considerazione e dare qualche informazione evidentemente sfuggita anche ad un osservatorio attento come quello dell’Unione Industriale. Intanto è vero che negli anni passati si è perso tempo e soprattutto si è continuato a promettere ai cittadini che si sarebbe chiusa la discarica di Basse di Stura senza impegnarsi a sufficienza per fare crescere la raccolta differenziata e costruire il termovalorizzatore per dare soluzione al problema dello smaltimento dei rifiuti urbani della intera provincia per i prossimi 30-40 anni. Vorrei però ricordare che, avendo io competenza diretta su questi temi a partire dal febbraio 2003, in un anno e mezzo siamo riusciti ad uscire da una situazione di stallo dovuto al mancato rispetto dei risultati della commissione «Non Rifiutarti di Scegliere», la Città di Torino ha assunto la responsabilità di comparare due siti affrontando le comprensibili rimostranze dei residenti, ma evitando così di imboccare una strada che ci avrebbe inevitabilmente portato ad una emergenza come quella campana. Nel frattempo Torino è diventata la grande città con la più elevata percentuale di raccolta differenziata d'Italia. Il 4 ottobre 2004 il Comune firma un protocollo d’intesa con la Provincia che va ad indicare: il sito del Gerbido idoneo per la realizzazione dell’impianto di termovalorizzazione; Trm come società cui affidare la realizzazione degli impianti; l’impegno dei consorzi a raggiungere il 50% di raccolta differenziata; l'impegno della Provincia ad adeguare il programma provinciale dei rifiuti e a costituire due Commissioni per la scelta della tecnologia ed il monitoraggio delle fasi di realizzazione e gestione degli impianti; l'impegno all'individuazione della localizzazione del secondo impianto provinciale di termovalorizzazione dei rifiuti; l’impegno alla rilocalizzazione della Servizi Industriali. Si è vicini alla soluzione definitiva di un problema che in quasi tutte le altre realtà italiane ha richiesto il ricorso ad un Commissario di Governo.