Troppe auto, soprattutto troppo vecchie
Intervista del ministtro Matteoli al Corriere
09 October, 2004
ROMA - «E’ davvero particolare la situazione italiana: siamo ... ROMA - «E’ davvero particolare la situazione italiana: siamo il Paese che ha il più alto tasso di veicoli in circolazione sulle strade, in tutto il mondo». Altero Matteoli è il ministro dell’Ambiente che ha appena proposto il superbollo antinquinamento sui veicoli. Dice davvero ministro? Siamo il Paese con il più alto numero di veicoli? «Sì: su circa 58 milioni di abitanti girano sulle nostre strade oltre 32 milioni di veicoli. Fate voi i calcoli in percentuale: nel Paese più trafficato dopo il nostro il rapporto tra auto e abitanti non supera il 45%. Ma l’inquinamento non c’è soltanto per questo». E per quale motivo allora? «In Italia possono circolare tutte le automobili, indistintamente, basta fare un collaudo. Non è così nel resto del mondo. In Germania, ad esempio, un’automobile non può circolare più di dieci anni». E dunque? «Dunque bisogna intervenire. Sto preparando uno studio di fattibilità per calcolare il grado di inquinamento delle macchine in relazione a parametri fissati (cilindrata, anno di immatricolazione, tipo di carburante). Sarà in base a quello che deciderò le tasse da mettere». Ovvero? «Le auto che inquinano di più pagheranno più tasse. E’ un disincentivo per la circolazione. Con un’eccezione». Quale? «E’ ovvio che le macchine che inquinano di più sono quelle più vecchie. Ma non mi sembra giusto mettere tasse più alte sulle automobili più vecchie che sono sicuramente di proprietà delle persone meno abbienti». E allora cosa pensa di fare? « Di dare incentivi per chi vuol cambiare macchina, usando magari proprio i soldi delle tasse delle macchine che inquinano». Una sorta di rottamazione? «Sì, appunto: incentivi per cambiare le auto». Dunque le auto che pagheranno di più saranno quelle di cilindrata più grossa? «In linea di principio sì. Ma bisognerà incrociare bene tutti i parametri ». Quanto tempo ci vorrà per fare tutto questo? «Dipende da quanto tempo ci vorrà per fare lo studio di fattibilità: penso che ancora serve qualche settimana. Se faccio in tempo lo inserisco nel collegato alla Finanziaria come provvedimento di competitività». E quanto tempo ha ancora per inserire il bollo dell’inquinamento nel collegato alla Finanziaria? «Una quindicina di giorni, più o meno». E se non fa in tempo con la legge Finanziaria? «Farò un provvedimento ad hoc ». Che riguarderà anche i Suv, ovvero i cosiddetti «gipponi»? «Ovviamente. Anzi, direi che l’idea del provvedimento parte proprio da questo problema. Ho pensato di fare una tassa per i Suv dopo un viaggio in Francia: lì è in vigore già da alcuni anni. Ma la tassa per i fuoristrada non riguarderà soltanto l’inquinamento». E che cosa anche? «L’ingombro. E’ ovvio che il problema di queste macchine sulle strade delle città è soprattutto l’ingombro nel traffico e nei parcheggi».