16.11.2003 - Piume o montagne? Le morti da caldo della scorsa estate
17 November, 2003
Ci sono morti più leggere di una piuma e morti più pesanti di una montagna, diceva il saggio cinese. (O era Mao?) Spesso questo non dipende dalla importanza di chi è morto ma da come è morto. Siamo portati a dare molta importanza agli omicidi e molta meno alle malattie e agli incidenti. E’ così perché non ci rassegniamo all’idea che esseri umani vogliano uccidere altri essere umani ? o perché ne siamo morbosamente attratti al punto di dimenticare ogni razionale criterio statistico? Si può almeno chiedersi se sia giusta – se sia utile al nostro futuro - la grande enfasi su tutte le vittime del terrorismo più o meno islamico a fronte della quasi suprema indifferenza sulle vittime del caldo killer. Nei giorni scorsi è uscita l’impressionante stima dell’Istituto Superiore di Sanità sulle vittime delle ondate di caldo dei mesi scorsi: oltre 3mila calcolate nelle città capoluogo, e si presume 7.600 nell’intero paese. (Calcolando quanti morti in più rispetto allo stesso periodo 2002.) Alla vigilia della Conferenza Onu sul clima a Milano pensavo si aprisse un dibattito ma ora non mi faccio illusioni. Al momento non c’è nessuna possibilità di entrare nel circuito politico-mediatico o mediatico.politico con la questione di come invertire la rotta e salvare l’equilibrio del pianeta. Ne parliamo in circoli ristretti. (A proposito vi segnalo il sito www.cambiaclima.it edito dai Verdi per il periodo della conferenza.) Mi sbaglierò ma credo che tra pochi, non molti decenni, la domanda non sarà: cosa avete fatto su Bin Laden e Bush ma cosa avete fatto per ridurre le emissioni di gas serra ? Tornando alla ricerca dell’Istituto di Sanità dice, semplicemente, che a morire molto di più- rispetto all’estate 2002- sono state in prevalenza persone al di sopra dei 75 anni e che complessivamente tra il 1 giugno e il 31 agosto sono stati particolarmente elevati gli incrementi di Torino, (561 morti in più, il valore assoluto più alto, pari al 31.5%) , Trento (32.7%), Bolzano (28.1), Milano (21.1%, 515 unità), Genova (16.8%); mostra un incremento elevato anche Bari (26.2%).Non è solo questione di servizi sociosanitari:quelli torinesi per gli anziani sono migliori di quelli milanesi, ma faceva più caldo. Ovviamente dato che stiamo parlando di anziani in città, i rimedi che vanno messi in campo oltre all’assistenza sono quelli per ridurre le isole di calore urbane e il caldo negli edifici. Non si possono aspettare i tempi lunghi del ripristino dell’atmosfera e della rstabiizzazione del clima.. Ma non c’è solo la possibile risposta della fuga dalle città o della distribuzione universale di condizionatori d’aria che… moltiplicano il caldo in prospettiva. Abbiamo già parlato in questa rubrica di piani di raffrescamento ecocompatibile. Ora la domanda è semplicemente questa : è o non è una questione prioritaria? Son più necessarie queste cose o.. 20mila miliardi per un nuovo tunnel in Val di Susa?? * * * Nel tentativo di attirare l’attenzione sulla lotta per nuova energia e difesa del clima avevamo lanciato un appello, di cui ho scritto due settimane fa, per fare a Milano,sotto l’Onu, anziché a Roma la manifestazione sindacale del 6 dicembre. Nessuna risposta. Qualche giorno dopo un appello un po’ più morbido è stato lanciato da parlamentari dell’Ulivo che chiedono un "raccordo" tra le due manifestazioni, e che Cgil Cisl e Uil si carichino anche del protocollo di Kyoto. Chissà se arriverà una risposta. Quando arriverà ci diranno: "Avete ragione, ma sapete con tutto quel che succede, con tutto quel che dobbiamo seguire...". Più schietto, un caporedattore potrebbe dire: "ma la notizia dov’è?" Eh già , si tratta di una noiosa questione marginale.. * * * "Molti governi locali hanno stabilito che ridurre le emissioni di gas serra debba essere una priorità politica. Come sindaci sappiamo che le iniziative che promuovono conservazione ed efficienza energetica, trasporti sostenibili (come l’estensione dei trasporti pubblici, veicoli con sistemi di alimentazione alternativa, strutture di sicurezza per pedoni e biciclette), e che riducono i rifiuti solidi, riducono anche le emissioni di gas serra e di principi inquinanti, oltre a portare un gran numero di benefici alle nostre comunità. Queste iniziative riducono gli sprechi finanziari per i governi locali, per le attività commerciali e per i cittadini; rendono le nostre comunità più vivibili; fanno incrementare gli investimenti economici ed incrementano la qualità di vita delle generazione attuali e future. In aggiunta a questi benefici, sono emerse recentemente altre ragioni che pongono la riduzione di gas serra in cima alla lista delle priorità politiche. La prima è la sicurezza energetica. Rivolgersi a fonti di energia più pulite, ridurre gli sprechi e massimizzare l’efficienza energetica permetterà di diminuire la dipendenza degli Stati Uniti da combustibili fossili esteri, e allo stesso tempo di migliorare a livello locale la qualità dell’aria e la salute pubblica." Questo appello dei sindaci di Portland San Diego Minneapolis San Antonio è stato firmato finora da 155 sindaci Usa…