Cronaca di una sentenza annunciata
03 November, 2004
Dall'intervista a Aldo Ugliano, consigliere comunale Ds a Milano La storia comincia negli anni ’90, quando l’allora sindaco di Milano Formentini decide un’ordinanza comunale che vieta il combustibile Ptz (a basso tenore di zolfo). I petrolieri ricorrono al Tar, e il Tar, in assenza di una legislazione attenta ai problemi e danni derivati dai prodotti della combustione, dà loro ragione. Nel frattempo comincia la guerra tra petrolieri e Aem, azienda venditrice anche di metano, in un periodo in cui si inizia a lavorare in città alla penetrazione del metano, ai danni del gasolio. Ma nel quartiere milanese Gratosoglio viene rifiutato il metano per fare accordi con un’azienda che fornisce ecoden (olio combustibile camuffato). Per consentire questa operazione, la Regione Lombardia fa una delibera che innalza il livello di NO2 (ossidi di azoto) da 200 microgrammi a 400 a metro quadrato. Proteste degli ambientalisti, dei comitati di quartiere, alla fine gli abitanti preferiscono il metano. Ma la delibera rimane, permettendo a molti condomini di andare a Ptz. Negli ultimi anni il problema del particolato è diventato un fenomeno conosciuto, misurato e temuto per le patologie respiratorie che provoca. Per questo la Regione ha finalmente convenuto che la sua delibera era sbagliata e che è ora di vietare gli oli combustibili nelle zone critiche della Lombardia. Da qui la battaglia dei petrolieri.