A Parigi, sfila il no al nucleare
Ambientalisti in corteo per la manifestazione di sabato
17 November, 2003
C'erano più di centomila persone al corteo new-global di sabato. C'erano i pacifisti che basta guerre per il petrolio, abbasso Bush e abbasso Blair, c'erano i sans-papiers di mezza Europa che chiedevano regolarizzazioni e diritti, le donne palestinesi col capo coperto, gli studenti con zainetto firmato e bandiera della pace legata in vita. C'erano i turchi-curdi che cantavano 'bella ciao' nella loro lingua, c'erano gli omosessuali della Pantera Rosa, Bertinotti&Agnoletto, la reincarnazione del Che, i fotografi arrampicati sui semafori, i parigini incuriositi alle finestre. C'erano i carri carnascialeschi con percussionisti e rappers, les 'flics' in disparte che battevano il ritmo col piede, c'erano quasi tutti i negozi aperti, gli anarchici col viso coperto, c'erano i giocolieri e i trampolieri. E c'erano anche, non numerosi, i gruppi ambientalisti. Greenpeace, Les Amis de la Terre, Legambiente. Una grande pannocchia gonfiabile montata su un carro per dire no agli ogm, simboli radioattivi per urlare basta col nucleare, creiamo un nuovo modello di sviluppo energetico. Un giudizio sul Social Forum appena concluso? Maurizio Giubbiotti, di Legambiente, protagonista di una delle plenarie dedicate all'ambiente di venerdì, è soddisfatto: "Trovo che in questi giorni le tematiche ambientaliste siano state trattate molto e direi anche piuttosto bene. Il mio giudizio è positivo, la partecipazione è stata grande, il movimento c'è e ed è costituito da tantissimi giovani, questo vuol dire che avrà futuro". Molto è stato detto soprattutto sul problema energetico. "Sì, il tema energetico, in particolare, è stato trattato abbastanza bene per tanti motivi, non ultimo il fatto che qui in Francia il problema è molto sentito", conclude. "Ormai si sta comprendendo che è uno dei punti fondamentali su cui si deve lavorare per cambiare il modello di sviluppo energetico. Da questa consapevolezza nasce il nostro contratto mondiale sull'energia come bene comune dell'umanità, da far girare in vista di una riunione prima del prossimo Forum di Bombay".