LETTI PER VOI - Arrivano i posacenere urbani
da La Repubblica del 18.11.2004
19 November, 2004
di Alessandro Mondo GUERRA senza quartiere ai mozziconi di sigaretta che lordano i marciapiedi e intasano i tombini per aumentare la pulizia della città in vista dell’appuntamento olimpico. Come? Non certo imponendo ai fumatori di rinunciare alle «bionde», ma mettendo a loro disposizione contenitori nei quali deporre le «cicche». L’ultimo fronte nella battaglia quotidiana contro la sporcizia è stato annunciato da Ivan Strozzi, amministratore delegato Amiat, a margine della conferenza stampa su un’altra iniziativa in tema: la mobilitazione di una cinquantina di disoccupati incaricati di tenere pulite le zone interessate dai cantieri. Ma andiamo con ordine. La «tolleranza zero» nei confronti dei mozziconi sarà preceduta da un’iniziativa destinata a smontare i facili alibi del fumatore all’ultima nota. Avete presente i bidoncini per l’immondizia dalla caratteristica forma «a siluro», sigillati ogni volta che lo impongono ragioni di sicurezza? Saranno integrati con una apposita vaschetta «porta-cicche». In questo modo, ha anticipato Strozzi, delle due «entrate» una verrà riservata a questo scopo. Entro i primi mesi del 2005 tutti i bidoni in città, nell’ordine di circa 5 mila unità, verranno progressivamente modificati. Amiat sta pensando a una campagna di comunicazione con uno slogan ad effetto. Novità anche sul fronte dei cantieri, olimpici e della metropolitana, accusati da molti residenti di favorire la sporcizia: quella prodotta in corso d’opera (polvere, ghiaia e foglie non rimosse) e quella causata da tutti quei cittadini che stentano a comprendere la differenza fra un’area interessata dai lavori ed una discarica. La Divisione lavoro del Comune, in collaborazione con Amiat, ha creato una «task-force» di una cinquantina di persone incaricate a tempo determinato di intervenire su alcuni punti nevralgici: Porta Nuova, corso Vittorio Emanuele, corso Francia (fino a Grugliasco), corso Vinzaglio, via Cernaia, Porta Susa, piazza Statuto. Come spiega l’assessore Tom Dealessandri, i nuovi addetti - riconoscibili dal berretto e dalla pettorina gialla - opereranno autonomamente e su segnalazione dei cittadini: «I buoni risultati ottenuti lo scorso anno ci hanno convinto a replicare l’iniziativa in forma più estesa. E’ un modo per sostenere il reddito di persone in difficoltà chiedendo loro di svolgere lavori socialmente utili». Non solo. A parità di cantieri e di formula, cioè attingendo alle liste dei disoccupati, il Comune sta già pensando di estendere questo servizio di raccolta rifiuti anche ai quartieri più periferici.