Lo smog non dà tregua
È record dei veleni, prevista una pausa solo per oggi
19 November, 2004
Valori alle stelle ovunque. Juvara a quota 129 Ieri traffico in tilt per due suicidi in metrò e un incidente sulla A4 Domenica stop a auto e moto dalle 8 alle 20 in 135 Comuni le proposte Misurazioni più severe da parte delle centraline e stop al traffico decisi in base alle previsioni del tempo fatte ogni 48 ore i problemi La Lombardia è un catino di smog Pensare di cancellarlo è un´utopia. Per combatterlo servono più treni e metropolitane ORIANA LISO Rischia di essere un novembre da record, anche se in negativo. Le centraline che rilevano la qualità dell´aria, per il quarto giorno consecutivo hanno registrato valori di Pm10 ben al di sopra della soglia di attenzione, fissata in 50 microgrammi per metro cubo di aria. Juvara: 129 (con il nuovo sistema di misurazione che entrerà in vigore nel 2005, con l´attuale saremmo a 103). Verziere: 117 (102). Magenta: 162 (129). Limito di Pioltello: 123 (98). Arese: 136 (108). Numeri su numeri che, alla fine, dicono tutti la stessa cosa: il livello di inquinamento ha raggiunto livelli tali che difficilmente una domenica a piedi, quella prevista per dopodomani in 135 comuni della Lombardia con blocco della circolazione dalle 8 alle 20, potrà fare miracoli. Vigili armati di blocco per le multe, iniziative in bicicletta in giro per la città, potenziamento dei mezzi pubblici: sul piano pratico i quattro milioni di cittadini lombardi coinvolti dal provvedimento non dovrebbero sentire troppo la mancanza dell´auto. Ma il dubbio che a molti rimane è: servirà davvero? Meteorologi, sindaci e amministratori guarderanno il cielo, stamattina, sperando che l´annunciato ricambio atmosferico - ovvero il vento - arrivi anche in pianura, per avere il primo giorno di tregua dopo un poker di giorni all´insegna di smog e veleni. Se tregua sarà, sempre secondo le previsioni meteo, sarà breve. Già domani dovrebbe tornare il tempo sereno, con scarsi venti e basse temperature. Occhi al cielo, quindi, ma anche ai dati giornalieri dell´Arpa, l´Agenzia regionale per la protezione ambientale. Se quelli di mercoledì segnavano valori doppi a quello di attenzione, i dati di ieri (le rilevazioni vengono scaricate e elaborate ogni mattina sulle 24 ore precedenti), non dovrebbero portare sorprese positive. Per tutta la giornata il traffico in città è stato intenso, causa chiusura per più di cinque ore della linea rossa del metrò per due suicidi, uno di mattina sui binari di Lotto l´altro nel primo pomeriggio a Inganni. Circolazione in superficie, di conseguenza, impazzita, nonostante gli autobus sostitutivi messi in strada da Atm. In più, per una gru che ha \"sbucciato\" un cavo dell´alta tensione tra Rho e Arluno, dalle cinque del mattino sulla Milano-Torino si viaggiava su una sola corsia, con ripercussioni sul traffico in tangenziale e sull´Autolaghi, semibloccata per un tamponamento. E mentre tornano le polemiche che l´anno scorso avevano tenuto banco fino a marzo sulla validità e sull´utilità delle domeniche a piedi, la Regione difende le sue scelte: i giorni dei blocchi (oltre a dopodomani, un´altra domenica a gennaio e una a febbraio, più una quarta da proclamare in caso di bisogno) sono decisi sulla base degli studi scientifici dell´Arpa e di altri enti, oltre che sull´esperienza degli anni scorsi. Esperienza che, in pratica, dice che il periodo più critico per il Pm10 inizia a novembre, per raggiungere le concentrazioni maggiori a gennaio e febbraio, quando piove di meno e le polveri sottili ristagnano. Anche sull´efficacia dei provvedimenti la Regione risponde che con il piano d´azione 2003-2004 le emissioni di agenti inquinanti sono state sensibilmente ridotte del 5% (per un peso di 100 tonnellate) nelle aree critiche. Il blocco delle non catalizzate, in vigore anche quest´anno nei giorni feriali con una pausa natalizia, ha ridotto le polveri di più di una tonnellata al giorno, i blocchi festivi dell´anno scorso di due tonnellate al giorno.