«Case popolari progettate da Isola. E’ poco?»
PARLA L’EX ASSESSORE BAFFERT, OGGI DIRIGENTE DEL CONSORZIO ACLI CASA
29 November, 2004
«Sono rimasto davvero deluso dalla polemica apparsa sui giornali in questi giorni. Non capisco come faccia un urbanista del calibro di Augusto Cagnardi a bollare come “brutta architettura” caseggiati di grandissima qualità firmati da fior di professionisti come Aimaro Isola. Ma non solo. Non capisco come si possa sparare a zero su un progetto che ha avuto il merito, almeno nell’ambito di Spina 3 di dare in acquisto un alloggio a 1500 euro al metro quadro grazie al fatto che è stato costruito per le cooperative. Se questo vi pare un diritto da poco...». Chi parla è l’ex assessore del Comune di Torino Carlo Baffert, oggi dirigente del Consorzio Acli Casa (che gestisce parecchi condomini su Spina 3). Lo fa anche a nome delle tante altre cooperative che operano sullo stesso territorio, da quella di San Pancrazio alla Di Vittorio: «In tutto 1700 alloggi». Commenta Baffert: «Al di là del fatto che la nostra è edilizia di qualità, mi pare che il discorso sia di grande rilevanza sociale. Si tratta di case ottimamente rifinite che dispongono di ogni confort, ma soprattutto si affacceranno sul Parco della Dora che misurerà 500 mila metri quadri: un’oasi verde super-attrezzata che costituirà un’attrazione per l’intera città». Ma la polemica sull’urbanistica ha scatenato molte altre reazioni, fra cui anche vecchi collaboratori delll’urbanista Cagnardi, come l’architetto Paolo Amirante, ex dirigente comunale, che collaborò con Cagnardi proprio alla stesura del Piano regolatore: «Sono stupefatto dalle sue posizioni - ha dichiarato ieri -, il responsabile dei casermoni con cui se la prende l’urbanista è lui stesso: fu lui infatti a voler addensare tutta la cubatura edificabile prevista per le nuove costruzioni su spazi molto esigui. E adesso se ne lamenta».