LETTI PER VOI - "Tolleranza zero": Intervento del Direttore della Fiera del Libro Ernesto Ferrero
da La Stampa del 5.12.04
06 December, 2004
Ernesto Ferrero ALCUNE riflessioni sui problemi del traffico, sollecitato dal fatto che da qualche mese la Fiera del libro si è trasferita in Via Santa Teresa, che è una vera e propria camera a gas, e come tale dovrebbe essere chiusa al traffico pedonale dei non residenti. Sulla faccenda dell'inquinamento automobilistico, due pensieri elementari e a costo zero. Ogni fermata e ripartenza, ogni rallentamento e coda produce un incremento sostanziale di emissioni nocive. Mi stupisce che i nostri amministratori si ostinino a creare difficoltà al regolare deflusso del traffico, credendo che questo basti a scoraggiare la circolazione dei mezzi privati, che possono essere fermati solo dall'adozione delle zone pedonali. Altrimenti sono disposti ad affrontare di tutto pur di non fare dieci o venti metri a piedi. Le difficoltà consistono in: 1) ostacoli architettonici (restringimenti di carreggiata; la nefasta immissione da Via Po in Piazza Castello, per cui bisogna poggiare a destra per girare a sinistra, e la manovra è sempre lentissima e singhiozzante; le rotonde che non funzionano in snodi di grande traffico - corso Maroncelli insegnerà mai qualcosa?, ecc.); 2) la non sincronizzazione dei semafori. Esemplare in questo caso il primo tratto di corso Regina Margherita, dal fiume a Porta Palazzo: fai 50 metri e sei inesorabilmente stoppato al semaforo seguente. Le strade del centro sono già quello che sono, e in più ci si mettono gli automobilisti. I quali si credono nel loro buon diritto di parcheggiare in seconda fila per loro commissioni. Così facendo impediscono al traffico di procedere su due file (il caso di Via Santa Teresa, di Via Po, di Via Vanchiglia e tante altre), creando strozzature, code interminabili e aumento esponenziale delle emissioni inquinanti. A questo malvezzo indulgono tutti: soavi signore d'una certà età, giovani madri aggressive a bordo di imponenti fuoristrada, rampanti d'ogni categoria e bulli d'ogni quartiere centrale e periferico. Qui l'unico modo per uscirne è passare alla tolleranza zero, presidiando le vie più esposte, reprimendo con durezza, togliendo punti dalla patente, perchè gli italiani non capiscono altro linguaggio che quello della paura. Ma chi lo farà, vista che la presenza dei nostri vigili sul territorio è a dir poco sparuta? Eppure basterebbe poco per apportare sensibili benefici alla salute collettiva. Perchè i dati epidemiologici sono impressionanti, ma nessuno li tira mai fuori. Inutile fermare le non cataliche, come la mia vecchia '500 (ma viaggio in autobus) quando si lascia il traffico in balia dei maleducati e degli arroganti, o quando nessuno controlla camion e furgoni d'ogni stazza, che sono i principali protagonisti dell'inquinamento. Direttore Fiera del libro di Torino