Due ruote nei parchi sotto il sole d´inverno
Quattro ore di pedalata da fare senza problemi anche nella stagione fredda. Da piazza Castello un itinerario fino alla Pellerina e poi al Ruffini e in piazza D´Armi - da Repubblica del 04.01.2005
04 January, 2005
ANTENORE VICARI Un itinerario attraverso Torino che tocca alcuni parchi, per sfruttare queste giornate di sole. Si parte da piazza Castello e lo si può percorrere in quattro ore circa. Dalla piazza dirigersi verso la zona pedonale di via Garibaldi e percorrerla fino a piazza Statuto, uno dei luoghi magici di Torino. Attraversare la piazza, andare diritti e percorrere un piccolo tratto di via Cibrario, per poi girare a destra in via Le Chiuse, percorrendola fino a via Bossi, dove si gira a destra; quindi si gira a sinistra in via del Sarto poi a destra in corso Tassoni e subito a sinistra al semaforo verso corso Appio Claudio. Si percorre dapprima la strada e, dopo aver attraversato corso Lecce, ci si sposta sul marciapiede (futura pista ciclabile); alla nostra destra poco dopo troveremo il parco della Pellerina, nel quale laghetti e torrenti creano un ambiente che dà molta tranquillità. Il nome recente (parco Mario Carrara) non è riuscito a spodestare la denominazione più antica. Ottocentomila metri quadri, uno dei polmoni verdi più preziosi della città. L´antico nome è dato da una cascina sita non lontano dal parco, sulla destra di via Pietro Cossa. Il fiume Dora, che attraversa il parco, descriveva nell´Ottocento una grande ansa. Ma la bealera, che alimentava i mulini del Martinetto e le industrie di borgo San Donato, è sparita, interrata sotto corso Appio Claudio. Esiste ancora l´opera di presa del canale, risalente al Cinquecento. Seimila alberi tra cui esemplari pressoché unici in città, come un solitario e maestoso libocendro in mezzo alla vasca dove si svolgono gli spettacoli estivi. Usciti dal parco e ripresa la pista ciclabile, la si percorre fino al semaforo con corso Telesio, dove si gira a sinistra; una leggera salita ci porta su un percorso tutto diritto e protetto che ci accompagnerà fino al parco Ruffini. Con l´originario nome di «Gerolamo Napoleone Bonaparte» venne ideato negli anni Venti, ridotto nel 1925 e ultimato nel 1937: misura quasi 17 ettari e nel dopoguerra vi fu costruito il Palazzetto dello Sport. È sede di antiche cascine storiche, tra cui la «Galliziana» del Settecento, i cui proprietari (i Ruffino, da cui il nome al parco) ebbero un tracollo finanziario. Attraversato il parco uscire dall´altro lato in corrispondenza di corso Rosselli; si seguono le indicazioni e si percorre la pista che corre a fianco di corso Siracusa sul marciapiede del parco poi si gira, sempre seguendo le segnalazioni, a destra in corso Tirreno, a sinistra in via Arbe e ancora a sinistra in corso Correnti; siamo in una piccola zona verde e subito dopo si sbuca in via Castelgomberto, che si percorre fino a via Filadelfia, dove si gira a sinistra; la pista protetta accompagna fino a corso Duca degli Abruzzi dove si gira a sinistra. Poco prima di corso Sebastopoli, la pista si porta verso il lato che costeggia il vecchio stadio e il grande parco di Piazza d´Armi. Dopo essere passati di fianco a una caserma, andare diritto verso la nuova pista di largo Orbassano, alla fine della quale si imbocca la pista ciclabile di corso Duca degli Abruzzi che nel 2004 verrà ristrutturata; si attraversano alcuni grandi corsi tra cui corso Stati Uniti e di corso Vittorio, che hanno bisogno di un po´ di attenzione. Arrivati all´incrocio con via Cernaia, si va diritto verso le fioriere che proteggono l´entrata sui portici (vi è l´indicazione «eccetto biciclette»); si è ora in via Manzoni, di cui si percorre il tratto fino a via Garibaldi e quindi a destra fino a piazza Castello, che abbiamo lasciato alla partenza.