Il detersivo? Solo alla spina E la pasta si venderà sfusa
05 January, 2005
Al via a Collegno, Venaria e Quincinetto un progetto che elimina ogni tipo di confezione FABIO MARZANO Prodotti più leggeri, senza imballaggi o involucri di vario genere: il detersivo alla spina, la pasta sfusa. Non è commercio al naturale ma un´iniziativa per ridurre la produzione di rifiuti derivata dal confezionamento di alimentari e detergenti. Un imballo che nella maggior parte dei casi finisce nel cestino aggravando le spese per lo smaltimento della spazzatura. Ora tre Comuni della provincia di Torino si alleano per eliminare il packaging da scaffali di supermercati e di negozi ma soprattutto dalle discariche. Un sistema innovativo, sperimentato per ora sono in Trentino Alto-Adige, per contrastare la filosofia usa e getta che crea solo immondizia. Così a Collegno, Venaria e Quincinetto, cittadina dell´alto Canavese, è partita «Riducimballi», un progetto per snellire la quantità di scarti nel Torinese a cui guarda con interesse anche la Coop all´insegna della spesa consapevole. Un risparmio, non solo in termini ecologici ma anche finanziari. Per una bottiglia si spendono in media 0,33 centesimi di euro. In questo caso, invece, sarà sufficiente presentarsi alla cassa con un semplice contenitore riutilizzabile. «In primavera - spiega l´assessore provinciale all´ambiente Angela Massaglia ? vorremmo arrivare a creare un´offerta che andrà dalla pasta ai legumi con l´obiettivo di realizzare in cinque anni un franchasing di negozi completamente disimballati». Secondo i dati dell´Ecoistituto Pasquale Cavaliere, uno dei partner della campagna, un torinese produce 521 chili all´anno di rifiuti. «Una quota salita in modo vertiginoso, nel 1997 erano 435 chili ? aggiunge l´assessore comunale all´ambiente di Collegno Gianni Pesce ? L´obiettivo che ci proponiamo di raggiungere, nel giro dei prossimi anni, è quello di abbattere questa soglia del 5 per cento». Quest´innovativo tipo di vendita al dettaglio inizierà dai negozi sotto casa, per poi arrivare a coinvolgere anche il circuito della grande distribuzione. «Partiremo dai detergenti ? prosegue Cinzia Vaccaneo dell´Ecoistituto ? gli esercenti che hanno aderito avranno un erogatore, mentre ci sarà anche un furgone che circolerà tra i Comuni per distribuire il detersivo».